18 Marzo 2018 - 10:36

Giuseppe Civati si è dimesso da Segretario di Possibile

Giuseppe Civati

Durante gli Stati Generali del partito da lui fondato, Possibile, Giuseppe Civati ha rassegnato le sue dimissioni. “Troppi errori in una campagna elettorale volgare” ha detto

Giuseppe Civati si è dimesso da segretario di “Possibile“. La notizia è arrivata ieri pomeriggio, dalla viva voce del diretto interessato, durante gli Stati Generali di Possibile, il partito che ha contribuito a fondare e lanciare nel 2015.

Le dichiarazioni

Nel congedarsi dalla sua posizione, Civati definisce disastrosa l’esperienza di Liberi e Uguali durante l’ultima campagna elettorale, poi spiega le ragioni della sua decisione: “E’ necessario un momento di sincerità, prima di tutto nei confronti miei e poi di tutti quelli che hanno lavorato con molta più responsabilità in questa campagna elettorale, a cominciare dalla composizione delle liste”.

A Civati, riguardo quest’ultimo punto sembra non essere andato giù il fatto che LeU abbia optato per quelli che lui stesso definisce candidati “paracadute” anzichè per candidati legati al territorio (come invece, a dire il vero, a Bologna è stato fatto).

L’ex segretario di Possibile ammette poi di non aver visto di buon occhio la scelta del partito che fa capo a Pietro Grasso di appoggiare la candidatura di Nicola Zingaretti alla presidenza della Regione Lazio: “Siamo passati per amici del Pd” è il suo affondo.

Il programma

Aldilà delle manovre politiche, ciò di cui Giuseppe Civati si cruccia di più è di non essere riuscito a “dare speranza a questo Paese”, come lui stesso ha poi scritto sui social. Una speranza che passi per un programma non sussurrato ma detto con chiarezza:

“Per esempio LeU non ha mai chiarito la sua posizione rispetto ai temi dell’Europa” ha asserito Civati “e questo ci ha fatto perdere un sacco di voti, sia da parte dell’elettorato della Bonino che da quella degli euroscettici”.

Poi conclude: “In una campagna elettorale così volgare noi non eravamo un’opzione in  campo. Tutti gli errori possibili sono stati commessi“.

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