19 Ottobre 2019 - 13:01

Governo, Conte-PD: “Se M5S insiste, si va al voto”

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Il premier e i dem sempre più vicini, Zingaretti non si fida di Renzi e Di Maio e prepara un eventuale ritorno alle urne

Come racconta oggi il Corriere, il premier Giuseppe Conte e il segretario dem, Nicola Zingaretti, dall’inizio dell’esecutivo portano avanti una serie di incontri riservati per giocare d’anticipo e studiare la strategia in caso di tentato ribaltone.

Da una parte ci sono i 5 Stelle e Matteo Renzi. Dall’altra c’è una specie di avvicinamento tra il premier Giuseppe Conte e il Partito Democratico guidato da Nicola Zingaretti.

Di Matteo Renzi non si fidano e sanno che Luigi Di Maio ha tutto l’interesse a non far erodere consensi dagli alleati di Governo. La situazione in casa pentastellata è già critica, stando anche (e soprattutto) agli ultimi sondaggi. Le indiscrezioni di un progetto che porterebbe a un cambio al vertice dell’esecutivo per mano dell’ex premier si sentono ormai da giorni.

Ma Conte vuole evitare tutto ciò, per questo starebbe coltivando amicizie con il Partito Democratico. Sul tavolo ci sarebbe già una controffensiva. Il piano è quello di far dimettere il premier e sfilare la delegazione PD per tornare subito alle urne prima che si formalizzi il taglio dei parlamentari e prima di cambiare la legge elettorale.

Non è da escludere, però, che il Governo possa cadere prima. Un segnale di una crepa nella maggioranza è il comunicato apparso su ilblogdellestelle.it, dove il Movimento 5 Stelle ha attaccato il premier per “l’impostazione culturale sbagliata della Manovra“. Sicuramente la sfida non avrà il proprio termine qui.