Governo, l’ultima idea: un ministero ad Alessandro Di Battista
Nicola Zingaretti propone di non nominare vicepremier per il nuovo Governo. E Di Maio rilancia un ministero per il “collega” Alessandro Di Battista
Il nuovo Governo prende sempre più forma. La battaglia a scacchi tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle continua imperterrita. Sul nascituro Conte Bis aleggia ancora l’incognita del voto sulla piattaforma Rousseau. Saranno gli iscritti alla base del Movimento 5 Stelle a decidere le sorti di questa nuova alleanza. Nel frattempo, però, il premier incaricato Giuseppe Conte va avanti nella sua formazione del Governo. Nonostante l’esito della trattativa sia tutt’altro che scontato, sembra che Luigi Di Maio abbia una nuova idea: affidare un ministero ad Alessandro Di Battista.
La trattativa tra PD e Movimento 5 Stelle si è arenata sui due vicepremier. Ieri Zingaretti ha fatto la sua mossa, aprendo all’ipotesi di non inserire alcun “vice” a Giuseppe Conte. L’ipotesi, però, non convince del tutto Di Maio, che sarebbe intenzionato a restare nella dimora di Palazzo Chigi. L’ala di sinistra del M5S fa pressione su Di Maio affinché rimuova tutti gli ostacoli al Governo col PD. Il leader, però, non vuole farsi sfuggire la situazione di mano, ribadendo tutta la sua forza. Per far fronte alla proposta del centrosinistra di non inserire vicepremier, infatti, il pentastellato ha pensato alla contromossa: inserire nella lista di un’ipotetica squadra di Governo da presentare a Conte anche il nome di Alessandro Di Battista.
Quale potrebbe essere il ruolo del “secondo” del Movimento? Quello di ministro alle Politiche Europee. E il suo nome potrebbe mettere in difficoltà una trattativa che sembra sempre più in salita.
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