14 Febbraio 2022 - 11:12

Green Pass, cosa accade dopo il 31 marzo? Le ultime

Il Green Pass non scomparirà immediatamente dopo il 31 marzo: l'ipotesi più plausibile prevede un graduale allentamento delle misure di sicurezza

green pass

Continuano le riflessioni in seno alle istituzioni italiane per decretare i provvedimenti da adottare nei prossimi mesi: con il picco di Omicron che appare ormai alle spalle, il governo è atteso dalla difficile sfida di allentare le misure senza scatenare un pericoloso via libera generale. Tra gli argomenti più caldi e discussi delle ultime settimane c’è anche il Green Pass, la cui utilità potrebbe essere messa in discussione dopo il 31 marzo, data attuale di fine stato d’emergenza.

Con la possibilità di proroghe al momento non contemplata, sono molte le voci che vorrebbero l’abolizione della certificazione verde già dal 1 aprile. Più cauto, invece, il governo, ancora in fase di studio sul graduale smantellamento delle misure di contenimento del contagio.

Con l’obbligo di mascherina all’aperto revocato lo scorso 11 febbraio, e la possibilità che anche al chiuso non si debba più utilizzare un dispositivo di sicurezza dal 31 marzo, meno certezze ci sono in merito proprio al futuro del Green Pass.

A partire da domani 15 febbraio, la certificazione sarà necessaria agli over 50 per recarsi sul posto di lavoro: l’ipotesi più acclarata è che proprio al termine dello stato d’emergenza si procederà ad un graduale, e non immediato, allentamento.

Da più voci sembra arrivare il messaggio che il Green Pass stia per esaurire la sua funzione. Ad Adnkronos Salute, Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), parla così:

“Il Green pass è stato un stimolo alla vaccinazione anti-Covid ma mi pare che abbia abbastanza completato il suo ruolo. Forse da fine marzo potremo farne a meno”.