Politica

Guerini: “Il futuro della Difesa europea deve coinvolgere gli USA”

Scrivendo un editoriale su DefenseNews, il Ministro Guerini spiega come la Difesa comunitaria sia legata ai rapporti con l’alleato USA. Spazio anche all’industria del settore

In un editoriale pubblicato sul portale americano DefenseNews, il Ministro della Difesa Guerini spiega le dinamiche della Difesa comune europea e di come essa sia legata all’alleato americano. “L’Italia sta assumendo un ruolo primario, come ha sempre fatto, nel processo di integrazione perché vede l’Europa come scelta strategica e moltiplicatore di risorse per affrontare le sfide future” scrive il Ministro.

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Ma il Ministro chiarisce che l’autonomia strategica europea non va vista come una politica go-it-alone. L’Europa è e resta parte integrante della NATO, di conseguenza, la Difesa europea resta legata agli USA.

Le relazioni tra Italia e USA

Come lo stesso Ministro scrive, Italia e Stati Uniti godono di una relazione privilegiata che riflette una cooperazione industriale consolidata. Il settore industriale italiano della Difesa può vantare tecnologie all’avanguardia e di elevata qualità, con le quali può competere sul mercato statunitense.

Fincantieri realizzerà le nuove fregate della classe Constellation per la Marina USA. IVECO realizza mezzi anfibi per i Marines, la Beretta arma mezza America e fa sognare l’altra metà. Leonardo ha chiuso un contratto di fornitura di elicotteri per la Marina USA. Insomma, le relazioni tra il comparto Difesa italiano e il Pentagono non sono mai state così buone.

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Il futuro della Difesa made in Italy

Nel mondo incerto in cui viviamo, l’industria della Difesa è una garanzia solida di innovazione e occupazione, e una fonte di rilancio economico e di investimento per le generazioni future” spiega Guerini.

Un comparto che negli anni ha conosciuto una crescita pressoché continua e che ha subito solo marginalmente i morsi della crisi. Un comparto in continua espansione sul piano internazionale, che abbraccia non solo sicurezza e Difesa, ma anche aerospazio, cibersecurity e molte applicazioni civili.

Sul piano nazionale ed europeo vale la pena ricordare l’ingresso dell’Italia nel Programma Tempest così come la fornitura dei nuovi Centauro 2 all’Esercito. In entrambi i casi, c’è la massiccia presenza dell’industria nazionale.

Luigi Rescigno

Classe '90 e scienziato ambientale. Ho conseguito la laurea magistrale in Scienze Ambientali presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboratore di "A2C - Consulenza Tecnica Specialistica" e appassionato - fra le varie cose - di politica, ambiente, scienza, tecnologia, società, cultura. "L'ambiente è tutto ciò che ci circonda."

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