28 Febbraio 2022 - 16:52

Guerra Ucraina-Russia: la corsa agli idrocarburi

A Gomel si discute per la pace dopo la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina. Intanto si individuano altre risorse energetiche

sudan colpo di stato

Guerra Ucraina-Russia. Al tavolo dei colloqui a Gomel per abbracciare in qualche modo una soluzione diplomatica da entrambi le parti, ci sono da parte della Russia delegati non di notevole rilevanza come ministri, mentre da parte dell’Ucraina sono presenti il Ministro della Difesa e lo stesso Zelensky, nonostante l’appello di Putin di ieri secondo il quale egli invitava Minsk a detronizzare Zelensky. Giunte inoltre altre voci di mercenari per uccidere lo stesso Zelensky.

Al tavolo dei negoziati la richiesta da parte dell’Ucraina di fermare i bombardamenti e un ritiro delle truppe russe. Inoltre una richiesta di cessate il fuoco non accompagnata però da una resa dell’Ucraina ma dalla pace.

Questa notte pesanti bombardamenti a Chenihiv a nord di Kiev e a Kharkiv per cercare si assediare la capitale, rispetto alla quale sono presenti truppe scese nei giorni scorsi dalla Bielorussia, a soli trenta kilometri a nord.

Al tavolo dei negoziati presente anche il miliardario Roman Abramovich per supportare il raggiungimento di una soluzione pacifica. Ma la proposta da varie parti di lasciare entrare l’Ucraina nell’Unione Europea viene vista da Josep Borrell ancora come precoce e per il momento necessario difendere il paese dall’invasione.

Sebbene ci sia stata una sospensione del coprifuoco per diverse ore a Kiev, la gente è riuscita ad uscire per fare scorte di generi alimentari con la concomitanza della riapertura dei supermercati.

Intanto è notevole il flusso dei civili che tentano di fuggire verso il confine occidentale e cioè principalmente verso Polonia, Romania ma anche Moldavia. Lunghissime le code verso il confine sebbene si tratti di percorsi alcune volte lunghi poco più di 600 km.

Gli USA nel frattempo, come anche la Farnesina, invitano rispettivamente cittadini americani ed italiani e lasciare la Russia. Lo spazio aereo sull’Ucraina è stato chiuso, così come è stato fatto divieto di atterraggio di veicoli da e per la Russia.

Altre notizie riferiscono invece della creazione di una legione Internazionale dell’Ucraina per difendersi dall’invasione, legione a cui sono chiamati volontariamente ad unirsi anche soldati stranieri.

Dopo l’interruzione, i negoziati a Gomel in Bielorussia sono ripresi, ma la sensazione è che sebbene ci siano stati già pesanti attacchi da parte della Russia in l’Ucraina, la Russia non abbia dispiegato il massimo delle sue forze mentre l’ Ucraina quest’ultima sta cercando di difendersi in maniera molto decisa.

Il Ministro Di Maio si sta recando in queste orea ad Algeri per discutere la possibilità di rifornire l’Italia con ulteriori risorse energetiche dopo eventuale chiusura del gasdotto russo che rifornisce il paese e attraversa la citta di Tarvisio inFiuli. Come riferito infatti dai servizi segreti in Parlamento questa mattina, nonostante la chiusura del gasdotto l’Italia non resterebbe a secco di combustibili e disposta persino la riapertura delle centrali a carbone.

Dallo scenario geo-politico che si sta aprendo davanti ai nostri occhi in questi giorni e in queste ore, dopo le tremende accuse del presidente Putin all’Occidente, definito “l’impero delle bugie”, sembra proprio che la questione dell’accaparramento delle risorse energetiche e degli idrocarburi stia scatenando e definendo i rapporti tra le varie parti, Cina compresa, in questo scenario di guerra.