29 Maggio 2020 - 13:26

Heysel, il commosso ricordo di un giorno senza luce

Heysel

La tragedia dell’Heysel è un giorno triste per il mondo dello sport. Il ricordo commosso delle 39 vittime: tutti uniti nel cordoglio

Il 29 maggio non è un giorno come tutti gli altri: 39 angeli volarono in cielo nella dolorosa notte dell’Heysel. Una finale di Champions League con una cornice che nessuno può dimenticare, che tutti devono ricordare. Nessuna divisione, il mondo che si stringe per ricordare degli uomini innocenti. Dal 1985 la Juventus ha continuato ad onorarli, come tutto il mondo dello sport.

Una serata piena di lacrime, con le due squadre che non avrebbero mai valuto scendere in campo, ma lo hanno dovuto fare per ragioni di sicurezza. Proprio quella che è mancata in quella trincea. Una scena rimasta negli occhi dei padri e chi oggi si riflette nei loro figli che iniziano a prendere a calci un pallone.

Tutti i club hanno espresso il loro cordoglio, dal Torino per arrivare anche al Liverpool. Sul profilo Twitter dei Reds si legge: “You’ll never walk alone“. Anche la Vecchia Signora ha omaggiato le vittime: La parola Heysel è una di quelle che mai e poi mai potremo dimenticare. La memoria di chi c’era, di chi ha assistito dai teleschermi di casa, e anche di chi non era ancora nato ma ha conosciuto i fatti leggendo i libri di storia, è qualcosa che si risveglia, immediatamente, al solo leggere o sentire quella parola.

La notte di Bruxelles si portò via 39 persone, la più giovane fra loro aveva solo dieci anni. È alla loro memoria che oggi, come ogni giorno, dedichiamo il nostro raccoglimento, e il nostro dolore. Perché passano gli anni, ma quella parola continua a evocare in noi lo stesso, immutato dolore. Heysel”.