Il Governo candida Milano per il Tribunale Unificato dei Brevetti
La scelta finale è Milano che trionfa su Torino per diventare la nuova sede dell’ente europeo che dovrebbe garantire ricadute fino a 300 milioni l’anno
Il governo italiano candida Milano per ospitare la nuova sede del Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), un tribunale europeo che diventerà attivo nei prossimi anni. Per diverse settimane l‘indecisione tra Milano e Torino che segna la divisione all’interno del governo. Da una parte un sindaco eletto col Partito Democratico e dall’altra una sindaca del Movimento 5 Stelle, i due principali partiti che sostengono il governo. Adesso la scelta è definitiva: sarà Milano.
Cos’è il TUB?
Il Tribunale Unificato dei Brevetti sarà un tribunale internazionale che giudicherà le controversie sulle presunte violazioni del brevetto europeo con effetto unitario (European patents with unitary effect, EPUE). L’EPUE è un meccanismo approvato nel 2013 dalla maggior parte dei paesi dell’Unione Europea per armonizzare le procedure per richiedere un brevetto – e proteggerlo da eventuali appropriazioni indebite – nei paesi europei.
Il nuovo EPUE fu pensato per armonizzare e semplificare le procedure esistenti, ma da quando è stato approvato ha incontrato moltissimi ostacoli. Per prima cosa ci sono voluti diversi anni prima che gli stati membri ratificassero la sua introduzione (l’Italia, per esempio, lo ha fatto soltanto nel 2017). Poi c’è stata Brexit – Londra doveva essere una delle tre sedi del tribunale, oltre a quella centrale di Parigi e a Monaco di Baviera. Infine una sentenza della Corte costituzionale tedesca emessa nel marzo del 2020 che di fatto ha sospeso la partecipazione della Germania al nuovo meccanismo.
Con l’uscita di Londra dall’Unione Europea il comitato dovrà decidere quale sarà la terza sede che ospiterà il TUB. MIlano dovrà incontrare le resistenze degli altri Paesi. La Francia e i Paesi Bassi schierano le loro rispettive capitali.
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