19 Novembre 2017 - 15:24

Il Pd, il centro-sinistra e la benedizione del Professore

pd

Il Pd  alla ricerca disperata di un vate che faccia da garante al nuovo centro-sinistra. La benedizioni di Prodi, quindi, arriva al momento giusto

La cocente sconfitta alle elezioni siciliane non ha sicuramente messo da parte il piano in casa democrats in vista delle elezioni politiche del prossimo anno.

Il Pd, infatti, con l’avvio delle trattative con la sinistra e le aperture al centro (per meglio dire ex centro – destra di Alfano e Verdini) ottiene anche il benestare di Romano Prodi, che in una discussione con l’attuale segretario dem ha benedetto il nuovo progetto.

Il segretario Pd Matteo Renzi

La lunga marcia per le politiche 2018 è quindi appena cominciata e, come mostra l’avvicinamento di Pisapia e la non totale chiusura di Bersani – dando per scontata l’adesione di alfaniani e verdiniani – , cominciano a mettersi in mostra i primi elementi sulla composizione del futuro centro-sinistra.

Considerando l’ambito prettamente politico, si può dire che si sono portate avanti due strade distinte fra loro ma orientate verso un medesimo obiettivo.

Se da un lato si è cercato di garantire i centristi con il beneplacito di Prodi, garante in un certo senso di tutto l’ambito di coalizione, dall’altro si tenta di recuperare il voto a sinistra provando a far digerire modi, metodi ed alleati.

Se ciò porta all’individuazione di un mero agglomerato fondato su apparenti convergenze – come notato negli ultimi quattro anni, le componenti in causa condividono ben poco – , si intravede anche una parvenza di strategia partitica che consenta di mantenere vivo lo stesso partito di maggioranza relativa.

Difatti, andando ad accontentare un pò tutte le correnti interne, il Pd ha messo in piedi un vero e proprio assalto a chiunque sia stato proposto in passato per cercare, quanto più possibile, di rimanere unito al suo interno.

E quindi, via alla caccia a Bersani, che piace tanto ad Orlando, Pisapia, che strizza l’occhio ad Emiliano, e agli attuali compagni di governo con cui l’attuale segretario ha condiviso un patto d’acciaio di lungo termine (come mostrato tanto in Sicilia quanto in altre occasioni).

La lunga strada che porta alle elezioni 2018 è pressoché spianata, ora sarà necessario capire chi prenderà parte alla nuova, grande, coalizione di centro-sinistra.

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