24 Novembre 2021 - 12:48

Il piano del governo Draghi: cosa prevede la nuova Irpef?

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Il piano del governo Draghi per il taglio delle tasse nella Legge di Bilancio. Cosa prevede, precisamente, la nuova Irpef?

Il piano del governo Draghi per il taglio delle tasse nella Legge di Bilancio prevede: una nuova Irpef con quattro aliquote, un aumento delle detrazioni che assorbirebbe il bonus 100 euro; un incremento della no tax area per pensionati e autonomi.

Risparmi fino ad 800 euro l’anno sulle tasse

Il taglio maggiore sarà a vantaggio dei redditi bassi e poi, a scalare, su quelli medi (fino a 45-50 mila euro) e si affievolirà sugli alti. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di chiudere la trattativa in settimana. Un emendamento del governo alla Finanziaria porterà poi la ripartizione finale degli 8 miliardi stanziati per il taglio.

Il Corriere della Sera oggi dettaglia il nuovo sistema proposto dal Ministro dell’Economia Franco. Le nuove quattro aliquote, nel dettaglio, sono:

-23% per i redditi fino a 15 mila euro;

– 25% per i redditi tra 15 e 35 mila euro;

– 34% tra 35 e 55 mila euro;

– 43% per chi guadagna più di 55 mila euro

In questa prospettiva ci sarebbe un taglio di due punti dell’aliquota del 27% che si applica sui redditi più bassi, mentre quella dello scaglione successivo verrebbe tagliata di quattro punti. Nel nuovo scaglione con aliquota al 34%, ovvero quello di chi guadagna tra i 35 e i 55 mila euro l’anno, si raggiungerebbero i risparmi superiori a 800 euro l’anno. L’obiettivo rimane quello di far pagare meno tutti, ma il taglio maggiore sarebbe a vantaggio dei redditi bassi. Poi arriverebbe quello sui redditi medi e infine quello sui redditi più alti.

La riforma dell’Irap

Sull’Irap il tavolo del ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà attendere fino a giovedì, quando arriveranno le simulazioni dei tecnici sui due miliardi di dotazione per il taglio. Al momento sono aperte tutte le opzioni. Ma restano privilegiate quelle che aboliscono la tassa per le Pmi.

Nella nuova riunione bisognerà tenere conto anche delle richieste che i partiti ancora non abbandonano:

1)La Lega di Matteo Salvini chiede l’azzeramento dell’Irap per partite Iva e lavoratori autonomi,

2) Il Movimento 5 Stelle insiste su un regime agevolato di uscita dalla flat tax per chi supera le attuali soglie di fatturato e l’accredito diretto su conto corrente della parte detraibile di alcune spese sostenute con meccanismi digitali.

La Stampa fa sapere che in alternativa al tetto di reddito, per evitare di introdurre uno scalone secco, si valuta anche la possibilità di prevedere una super deduzione nell’ordine di 30-35mila euro da assegnare a tutti soggetti a prescindere dalla loro natura giuridica.

Ieri Daniele Franco, durante l’audizione in commissione e anticipando l’intenzione di riformare ancora l’ Irpef con la delega fiscale, ha detto: «In questi giorni ci stiamo incontrando per formulare una proposta da discutere in sede parlamentare, si tratta di miliardi l’anno per 3 anni: è importante che questi fondi siano utilizzati per sostenere le famiglie e la nostra competitività e che siano coerenti con i principi della legge delega, cioè con quello che si farà poi».