Influenza 2018, meno intensa ma almeno 5 milioni gli allettati
Secondo le previsioni, l’influenza 2018 sarà più blanda di quella scorsa. 5 milioni gli italiani allettati: importante il vaccino per le categorie a rischio
L’autunno è appena iniziato e con esso anche i primi casi di sintomi influenzali. Il calo delle temperature è sempre foriero di epidemie e per questo è importante conoscere a cosa si andrà incontro con l’arrivo dell’influenza 2018.
Sulla base dei dati raccolti in Australia e Nuova Zelanda, l’influenza che sta per arrivare dovrebbe essere di media intensità. Più blanda, quindi, rispetto a quella dell’anno scorso che è stata, invece, la più violenta degli ultimi 15 anni. Nonostante questo, però, non meno di 5 milioni di italiani saranno costretti a restare a letto ammalati. A peggiorare la situazione potrebbe essere il meteo: qualora l’inverno dovesse durare più a lungo e le temperature dovessero essere molto rigide, il numero di contagi e l’intensità dei sintomi potrebbe aumentare. Il principale virus influenzale prende il nome di AH1N1. Altre 262 specie di virus saranno in circolazione e causeranno una sintomatologia para-influenzale. Inoltre, c’è anche l’incognita del virus B, un ulteriore pericolo per le categorie a rischio.
Anche quest’anno, sarà messo a disposizione di tutti i cittadini, con particolare predilezione per gli over 65 e malati cronici, il vaccino per l’influenza 2018. Questo non assicura la totale immunità, ma garantisce, in caso di contagio, delle manifestazioni meno aggressive e allontana il pericolo complicanze cardiache e respiratorie, potenzialmente fatali.
Sulla Gazzetta Ufficiale, l’AIFA ha pubblicato una determina per la composizione del vaccino. La campagna di prevenzione inizierà da metà ottobre: l’immunità si avrà a partire da due settimane dopo la somministrazione e avrà effetti per 6-8 mesi.
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