6 Luglio 2021 - 09:37

Inghilterra, Johnson conferma stop alle restrizioni il 19 luglio

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Nonostante il preoccupante innalzamento dei casi, in Inghilterra stop a mascherine e distanziamento dal 19 luglio. Il premier Johnson conferma: “Dobbiamo farlo ora”

La variante delta continua sempre più ad incombere e incutere paura in tutto il mondo. L’Europa maggiormente deve fare i conti con un debole ma potenzialmente fatale incremento dei casi, dopo diversi mesi in cui il trend puntava solo verso il basso. Merito della campagna vaccinale, certo, che però non è riuscita ancora a coprire la fascia di popolazione più giovane, nonché quella attualmente più colpita. Lo sa bene l’Inghilterra, prima della classe nella corsa ai vaccini (posticipando di molto la seconda dose per avere una maggiore copertura, seppur parziale), che negli ultimi giorni ha visto un notevole aumento dei casi di Covid-19. Solo ieri, infatti, Oltremanica sono stati registrati 27.334 nuovi casi, con un incremento di +3.086 rispetto al giorno precedente. L’unico dato positivo è che, finalmente, l’aumento dei contagi non significa un aumento dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. Sempre nella giornata di ieri, il computo dei morti è stato di 9.

Per questo, il premier Boris Johnson ha confermato la roadmap del governo che prevede lo stop alle restrizioni il prossimo 19 luglio. Stop, quindi, a mascherine, distanziamento, ai limiti di visite a casa e per i tavoli nei ristoranti. Tutto torna come prima, insomma. Ha affermato infatti Johnson: “La pandemia non è finita e non finirà per il 19 luglio”. E continua: “Bisogna purtroppo riconciliarsi con l’idea di altri morti di covid […] Se non lo facciamo adesso quando abbiamo fatto così tanto con la vaccinazione per spezzare il legame, quando mai potremo farlo?“.

È la strategia ideale? Probabilmente no. Se la diffusione del virus continua a ritmi così incalzanti, le probabilità che si creino nuove varianti resistenti ai vaccini crescono notevolmente. Ed in quel caso ci sarà poco da fare. Per questo motivo, in Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono attese comunicazioni in merito da parte dei governi locali, in quanto la giurisdizione di Londra riguarda solo l’Inghilterra e non tutto il Regno Unito.