L’ipnosi è una tecnica spesso utilizzata in psicoterapia ma che suscita scetticismo ed incredulità, nonostante sia accettata e riconosciuta per i suoi risultati. Vediamo di cosa si tratta
Quante volte in tv abbiamo assistito ad episodi esilaranti di fantomatici curatori e medium che sostengono di effettuare un’
ipnosi. Quello a cui spesso assistiamo è una pura e semplice
trovata mediatica per impressionare una certa fascia di pubblico. In realtà l’ipnosi è ben altra cosa e viene utilizzata in tutto il mondo nella pratica della
psicoterapia. Anzi, in alcuni stati è addirittura utilizzata nelle
deposizioni in tribunale. Si tratta di uno stato di
alterazione della coscienza caratterizzata da una marcata
suggestionabilità. Sebbene possa essere simile al sonno, gli
EEG non riscontrano le sue tipiche attività cerebrali. Fu eseguita per la prima volta nel XVIII secolo dal medico austriaco
Mesmer (da cui mesmerismo poi ipnosi) e nel corso degli anni è stata adottata e studiata da diversi scienziati e medici,
Freud in primis.
Come si esegue
Condicio sine qua non per effettuare l’ipnosi, è che
il soggetto deve voler essere ipnotizzato. È necessario un ambiente tranquillo, una posizione comoda ed una luce soffusa. Viene chiesto al paziente di chiudere gli occhi o di concentrarsi su un oggetto e di
rilassarsi. Grazie alle indicazioni e suggestioni indotte dal
terapeuta, possono affiorare alla mente ricordi e sensazioni. Dai soggetti ipnotizzati sono rivissuti
ruoli e luoghi che vengono loro suggeriti, ma non si comporteranno mai in maniera
pericolosa od impropria.
A cosa serve
Un paziente che si rivolge ad uno specialista in psicoterapia per conoscere e risolvere alcuni
problemi personali, può trovare giovamento da questa pratica. L’ipnosi viene quindi utilizzata per
rivivere ed affrontare momenti difficili del proprio passato, in altre occasioni viene semplicemente utilizzato come
metodo di rilassamento. Può giovare a coloro che soffrono di
attacchi di ansia o di panico e in alcuni casi può aiutare a risolvere delle
dipendenze.
Conclusioni
Per quanto risulti difficile credere all’utilità di una pratica così particolare, bisogna tener conto che il nostro
cervello viene costantemente suggestionato da ciò che lo circonda.
Pubblicità, eventi e sensazioni possono condizionare la nostra vita quotidiana. A generare ed alimentare lo scetticismo generale, sono tutti coloro che, con
fini di lucro o di spettacolo, chiamano ipnosi qualcosa che ipnosi non è, rendendo, purtroppo, il tutto ridicolo e poco credibile.