9 Novembre 2021 - 12:20

Italia decimata contro la Svizzera nella partita da dentro o fuori

Italia

L’Italia vive una vigilia non molto tranquilla prima della sfida potenzialmente decisiva con gli elvetici. I precedenti però sono a favore

L’Italia di Roberto Mancini tornerà in campo questo venerdì allo Stadio Olimpico di Roma contro la Svizzera. La sfida sarà un face to face tra le due squadre capolista del gruppo C. In palio c’è la qualificazione diretta ai prossimi Mondiali di Qatar 2022.

Entrambe le nazionali sono prime a 14 punti e ciò che avvantaggia gli azzurri è la differenza reti: un +11 rispetto al +9 degli elvetici. Un distacco, quindi, non proprio ampissimo che però aumenterebbe in caso di vittoria, assicurando il quasi certo passaggio all’Italia. Diversamente, se i campioni d’Europa dovessero perdere si aprirebbero scenari complicati, con gli azzurri costretti a giocarsi il tutto per tutto nella gara contro l’Irlanda del Nord.

I precedenti

Quella tra Italia e Svizzera è una sfida cui i tifosi hanno assistito già 60 volte nel corso della storia. Il bilancio dei precedenti è a favore degli azzurri, i quali hanno vinto 29 delle sessanta gare, rispetto alle 8 vittorie degli svizzeri. I pareggi, invece, sono 23 e l’ultimo risale proprio alla gara d’andata delle qualificazioni al Mondiale in Qatar giocatasi a Basilea. Prima ancora le due nazionali si sono scontrate nella fase a gironi dell’Europeo 2020, con gli azzurri che si sono imposti per 3-0. L’ultima vittoria della Svizzera risale al 1993, in una sfida valida per le qualificazioni a Usa ’94 alla quale partecipò anche l’attuale c.t. Mancini in veste di calciatore.

Una vigilia senza precedenti

La 61esima sfida tra Italia e Svizzera sembra proprio avere un sapore diverso rispetto a tutte le altre. Sicuramente questo è dovuto al fatto che gli azzurri si giocano il passaggio alla fase a gironi. Ma soprattutto hanno la possibilità di evitare il “dentro o fuori” all’ultima partita contro l’Irlanda del Nord, allontanando il ricordo, ora un po’ aleggiante sull’Olimpico, di quella partita contro la Svezia che è costata l’esclusione dall’ultimo Mondiale.

Ma non è tutto. A rendere “particolare” la gara in programma questo venerdì è anche una vigilia all’insegna degli infortuni. La rosa convocata dal c.t. Mancini, infatti, ha subito in questi giorni numerosi cambiamenti a causa degli stop forzati a cui sono stati costretti diversi calciatori. Il risultato che ne è derivato è quello di un gruppo quasi decimato e difficilmente si riuscirà a vedere in campo la formazione tipo.

Problemi e soluzioni in difesa

In primis potrebbero essere assenti i veterani Bonucci e Chiellini. Il primo per un affaticamento al flessore, mentre invece l’altro per un fastidio agli adduttori. Inoltre Bastoni contro il Milan è stato sostituito nel finale, anche lui per un affaticamento, ed è da valutare. Al momento, dunque, l’unica certezza resta Acerbi. Se Bastoni dovesse recuperare sarà lui a completare il duo di centrali, altrimenti tocchea Gianluca Mancini.

Problemi e soluzioni a centrocampo

Il derby tra Milan e Inter ha avuto serie ripercussioni sulla Nazionale. Il c.t. Mancini, infatti, rischia di dover fare a meno di Barella, vittima di un affaticamento muscolare. L’ex Cagliari proverà a recuperare ma nulla è scontato. A ciò si aggiunge l’assenza di Marco Verratti, che ha subito un infortunio all’anca con il Psg è dovrà stare lontano dal campo di gioco per un mese. Infine anche i due giallorossi Zaniolo e Pellegrini hanno dovuto dare forfait a causa di problemi fisici. Insomma del gruppo dei titolarissimi resta solo Jorginho, che indubbiamente sarà schierato. Il problema sarà trovare i sostituti di Barella e Verratti. Un posto potrebbe essere di Tonali mentre l’altro di Cristante o Locatelli. Difficile vedere in campo dal primo minuto Cataldi e Pessina (quest’ultimo non ha ancora abbastanza minuti nelle gambe), chiamati in extremis per rimpiazzare Zaniolo e Pelelgrini. Altrettanto complicato assistere all’esordio dal primo minuto di Pobega, che è alla sua prima convocazione. Di lui Mancini ha detto: “Ha qualità, l’abbiamo chiamato dopo diverso tempo che fa bene. Difficile paragonarlo a qualcun altro: è mancino, giocatore tecnico, fisico, anche lui può fare il palleggiatore e il centrocampista d’attacco.”

Un attacco che fa sperare

Il reparto offensivo non è vittima di particolari infortuni. Con ogni probabilità, dunque, sarà schierato il tridente solito composto da Insigne, Chiesa e Immobile.