25 Marzo 2022 - 12:38

Italia, un disastro mondiale. Cannavaro-Lippi in arrivo?

Italia: viaggio all'interno di un disastro. Di Danilo Iammancino

Italia, Mancini

Italia per la seconda volta consecutiva fuori dai Mondiali di calcio. E’ questa la triste notizia che giunge all’indomani di una sconfitta contro la Macedonia del Nord che rimarrà nella storia.

E dire che veniamo da un’estate ricca di gloria e soddisfazioni, da un campionato europeo strappato con forza e determinazione. Gli ingredienti tipici italiani si sono fusi e ci hanno regalato un’emozione che aspettavamo da oltre 50 anni. Poi qualcosa si è spento. La luce della vittoria di Wembley è scomparsa, così come le enormi aspettative che speravamo di poter concretizzare dopo la vittoria di un’ Europeo assurdo. Dalle stelle alle stalle in meno che non si dica. Una cosa pazzesca e di cui, penso, ne pagheremo grosse conseguenze in termini di risvolti economici e di movimento calcistico.

Da qualcosa dobbiamo pur partire e allora veniamo alla partita di ieri. Una partita bloccata, le enormi occasioni gettate al vento da Berardi, Insigne e Immobile, un’Italia che si ripresenta in tutti i suoi limiti.

Non riusciamo a segnare: è questa la triste verità che dobbiamo portarci a casa. Una metamorfosi incredibile. Jorginho e Barella a centrocampo deludono, mentre la catena di sinistra Emerson Palmieri e Insgine è spenta e non incide. Ma il problema è avanti: non abbiamo chi riesce a buttarla dentro. Un Immobile volenteroso, ma molto impreciso ha dato ancora forza al fatto che purtroppo non riusciamo più a formare grossi talenti in avanti.

E’ un disastro inutile nascondercelo. Dobbiamo rifondare, ma da dove ripartire? Bisogna essenzialmente cambiare politica. In questo mi sento di dire che il Milan è all’avanguardia e ha avviato il processo prima di tutti.

Il rinnovamento passa anche dalla fiducia che bisogna dare alle nuove leve e, da cui ripartire. Carnesecchi, Lucca, Scamacca, Raspadori alcuni nomi: questi non devono fare la fine di Belotti. Quando abbiamo un campione va valorizzato e immediatamente lanciato nei grandi palcoscenici. Un Belotti imprigionato a Torino fino ai 28 anni non aiuta alla causa. Bisogna giocare Champions, bisogna confrontarsi in ambito europeo per non rischiare di stagnare nella mediocrità.

A mio avviso quello che ci manca non è il talento, ma l’esperienza internazionale. Per costruirla bisogna far uscire dalla “provincia” i nostri talenti e avere il coraggio di lanciarli nelle grandi squadre.

Chiudiamo con Mancini: per me poco lucido. Troppe scelte dettate da debiti di riconoscenza. E’ caduto anche lui in un Lippi-bis post Mondiale. La scelta di tenere a casa Calabria, nonostante l’ottima prestazione di Florenzi e la mancanza di attuare scelte coraggiose soprattutto su chi al momento è in evidente ritardo di condizione ne hanno irrimediabilmente macchiato la carriera.

Siamo delusi, ma il materiale su cui lavorare c’è. E’ arrivato il momento di una crescita definitiva, ma per farlo dobbiamo rinnovare il nostro movimento calcistico, un sistema che non funziona. Questo dramma sportivo costerà caro sia in termini economici che sportivi. Mancati introiti che si riversano su strutture sportive, laboratori calcistici e idee di rinnovamento che purtroppo tardano ad arrivare.

Il Futuro quale sarà? Mancini deve continuare ad essere innovatore e non vivere di dettami prestabiliti. In caso di abbandono della nave potrebbe esserci il duo Cannavaro-Lippi. L’idea di Gravina è quella di andare avanti con Mancini. Vedremo cosa succederà. Nel frattempo a Novembre e Dicembre saremo di nuovo spettatori.