L’Italia non è un club, non fischiate Donnarumma
Lo striscione di benvenuto riservato a Donnarumma ha fatto discutere. L’Italia è la squadra di tutti, mettete da parte il rancore e l’egoismo
“Fratelli d’Italia“, le parole del nostro inno parlano chiaro, quando gioca la Nazionale non esistono club o rancori a singoli giocatori come Donnarumma. Tutti dovrebbero tifare e sostenere la stessa squadra: juventini, milanisti, interisti e tutti gli altri accomunati dall’azzurro.
Cari tifosi a cosa servirebbe destabilizzare Donnarumma? Non gioca il Psg, ma la Nazionale che vi rappresenta. Sareste felice di fare un torto all’Italia? Certo, i malumori sono tanti e il divorzio non è stato dei migliori, ma contro la Spagna (qui le probabili) va in campo il giocatore non l’uomo. Il calciatore che c’ha fatto urlare, che ha fronteggiato Saka e ha regalato a tutti noi una grandissima soddisfazione.
Fischiare Donnarrumma sarebbe una scelta molto egoistica: mettere davanti l’amore per il club, con la maglia dell’Italia addosso sarebbe anche ipocrita. Come reagirà lo stadio, dove non ci saranno soltanto tifosi rossoneri, ma di tutta la penisola e che sicuramente non avranno alcun problema con il Gigio uomo. Creare una fazione all’interno della curva non farebbe altro che dare un vantaggio alla Spagna, sappiamo quanto conti il sentimento nel calcio.
La delusione è lecita, ma appartiene a pochi. E allora vi chiedo: preferite il bene dell’Italia o la vostra soddisfazione nel vendicarvi? La maturità di una persona evince anche da questo. Stringiamoci a corte e sosteniamo la Nazionale, ce l’ha insegnato anche Mancini, le individualità non contano, esiste solo il gruppo.
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