Italian Movie Award, Raoul Bova conquista la platea
Discesa trionfante di Raoul Bova sul red carpet dell’Italian Movie Award. Acclamato da una folla in visibilio
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Bellezza, semplicità, autenticità caratterizzano la serata evento con guest star Raoul Bova. Platea scatenata, fans in delirio per il bell’attore che nella lunga intervista ha parlato a tutto tondo dei suoi sentimenti, della sua professione mostrando di essere una persona disponibile nei confronti del pubblico, accorso in gran numero per assistere alla sua intervista.
Moderatore della serata Luca Abete, inviato di Striscia la Notizia, che con la sua verve ha incantato gli spettatori insieme al Presidente e Direttore Artistico, Carlo Fumo.
“Dopo l’esperienza traumatica a quattro anni – Bova si racconta al pubblico accorso alla Cartiera a Pompei per ammirarlo- quando stavo annegando, ho vissuto per il nuoto fino ai miei 18 anni, ricavando grandi soddisfazioni. Dopo, per caso, ho iniziato la carriera da attore, anche se non era un mio pensiero, ma ho cercato di migliorarmi con corsi di recitazione e dizione.”
Dopo un anno di lontananza dai set cinematografici, Raoul Bova si presenta all’Italian Movie Award come un uomo che pondera le sue scelte: “Oggi, sono alla ricerca della qualità, voglio lavorare con precisione, avevo bisogni di normalità, riprendere energia, ma soprattutto voglio lasciarmi sorprendere, essere più istintivo, badare più alla qualità che alla quantità.”
Un filo conduttore lega Raoul Bova alla Campania, dal primo film sui fratelli Abbagnale al rapporto privilegiato con il pubblico campano che da sempre lo ha premiato al botteghino.
“Da sempre i miei personaggi si battono per la legalità, non voglio dare messaggi negativi e ammiro tantissimo coloro che si impegnano per sconfiggere l’illegalità come Luca Abete che da sempre con i suoi servizi denuncia il malaffare.”
Prossimi impegni dell’attore calabrese sono la realizzazione della fiction Ultimo e una commedia teatrale con Chiara Francini con la regia di Luca Minieri.
Parlando della sua vita privata si confessa di un rapporto complice con i figli che col tempo sono diventati amici, persone con cui confrontarsi che riempiono di sguardi ed abbracci. Per questo ha prodotto il film Sbirri, dove parla delle sue paure, quelle della pedofilia e quello dell’abuso di sostanze stupefacenti.”Essendo padre, ho avuto paura del mondo che affrontano i nostri figli, bisogna capire come poter stare vicino a loro e soprattutto proteggerli.”
Uomo affascinante, ma allo stesso tempo semplice, Raoul Bova mostra una notevole sensibilità nell’affermare che bisogna accettare i propri sbagli perché permettono di rimanere coerenti nei propri valori.
Con la premiazione del Vitruviano d’argento, Raoul Bova conclude una serata dove non si è sottratto né alle domande, né ai selfie delle sue innumerevoli ammiratrici, confermando la sua indole gentile e carismatica.
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