Italicum, in arrivo pioggia di ricorsi
La legge elettorale, l’Italicum, approvata pochi mesi fa, si trova al centro di una dura battaglia fatta di ricorsi e carte bollate da parte del coordinamento democrazia Costituzionale
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Per il Premier Mattero Renzi le grane non finiscono mai, questa volta al centro delle polemiche c’è, la già tanto discussa, Legge elettorale. Infatti sono in arrivo una raffica di ricorsi contro l’Italicum. La nuova legge elettorale è stata impugnata con una serie di ricorsi analoghi, depositati in contemporanea nei tribunali dei capoluoghi dei distretti di Corte d’appello, tra cui Roma, Milano, Napoli.
Il fulcro di questi ricorsi sono proprio la parte che il premier Renzi ritiene fondamentale per il suo progetto di sapere la sera stessa delle elezioni il nome del presidente del consiglio e di consegnare a quest’ultimo una solida maggioranza. Sono contestati, infatti, dell’impianto dell’italicum: premio di maggioranza alla singola lista e il ballottaggio. Due punti che a detta di molti esperti di sistemi elettorali sono estremamente pericolosi in quanto darebbero la possibilità, dal punto di vista teorico, ad un unico partito di egemonizzare i seggi di Palazzo Montecitorio, anche con percentuali bassissime al primo turno e rappresentative di meno di un quarto degli italiani, dando largo alla formazioni di governi che avranno , si una forte governabilità ma che non avranno il giusto consenso nel paese.
L’Italicum è stato approvato dal Parlamento il 4 maggio scorso e la sua entrata in vigore è prevista per luglio 2016. A promuovere l’iniziativa dei ricorsi è stato il Coordinamento democrazia costituzionale, a cui aderiscono numerosi giuristi, insieme a diversi comitati locali. Tra le sedi giudiziarie presso cui i ricorsi sono stati depositati, oltre a Roma, Milano, Napoli, anche Venezia, Firenze, Genova, Catania, Torino, Bari, Trieste, Perugia. Tra le previsioni della legge che sono state impugnate, figurano il premio di maggioranza assegnato alla lista che supera il 40%; il ballottaggio senza soglia previsto invece tra i due partiti più votati se nessuno supera quota 40%; le norme sulle minoranze linguistiche che non consentono – secondo i ricorrenti – la rappresentanza di tutte le minoranze riconosciute, ma solo di alcune.
L’iniziativa sarà presentata nel dettaglio nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio il 29 ottobre.
“Il M5s sostiene il Coordinamento democrazia costituzionale e firmerà i ricorsi in tutti i le Corti d’appello“. Lo annuncia il deputato M5s, Danilo Toninelli, ex vicepresidente della Commissione affari costituzionali della Camera spiegano che i ricorsi che verranno presentati tra ora i primi di novembre saranno in tutto ben oltre 20. “Tra i ricorrenti ci saranno tantissimi esponenti del M5s, tra i quali me a Milano e Luigi Di Maio a Napoli” spiega Toninelli aggiungendo che giovedì verrà formalizzata la partecipazione del M5s al Coordinamento.
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