16 Luglio 2017 - 09:17

Jarabedepalo, 20 anni di carriera celebrati a Napoli

Jarabedepalo

Il palco dell’Arena Flegrea, ha ospitato nel tempo grandi nomi della scena musicale internazionale da Robert Plant ai Massive Attak. Il 14 Luglio è il turno degli Jarabedepalo che hanno scelto il palco partenopeo per festeggiare i loro 20 anni di carriera

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L’aria è calda, si respira già l’atmosfera latina che caratterizza la musica dei Jarabedepalo che cantano di bellezza e di vita nelle loro note.

Il tour “JARABE DE PALO-20 AÑOS” è un inno alla vita che celebra anche i 50 anni del leader Paulo Donés, tour ispirato da un’opera dello stesso, intitolato “50 Palos e continuo a sognare”un’autobiografia strettamente legata al senso della vita e diventato poi un album studio, pubblicato lo scorso marzo.

Ed è l’atmosfera sognante che i Jarabedepalo hanno portato a Napoli.

Jarabedepalo

Dopo una lunga attesa, allietata da un da djset di radio Marte e dal canto dei calorosi fan, arriva finalmente il momento in cui le luci si spengono e inizia la carrellata latina. Parte la musica e Pau inizia a danzare sulle note di Pura Sangre, un balzo e siamo in Spagna l’afa diventa più fitta ed è impossibile rimaner fermi senza almeno ondeggiare timidamente ma quello è solo l inizio.

Depende, Bonito, La Flaca i grandi successi internazionali, smuovono tutta la platea, anche il pubblico più quieto si alza, la frenesia contagiosa dell’animo latino di Pau e dei Jarabedepalo arriva a tutti. Ragazzi, adulti di ogni età al ritmo di note calienti, ondeggiano in una passionale serata sulle note del sud del mondo. Si continua a respirare questo vento caldo e libero, il suono della chitarra si fonde alla perfezione con il sax in duetti ipnotici.

Momenti di danza sfrenata si intrecciano a momenti di dolce malinconia e introspezione, in particolare quando De vuelta y vuelta viene evocata insieme a Fumo, dove non era necessaria la conoscenza dello spagnolo per capire l’intensità delle parole, dove i  Jarabedepalo cantano della caducità della vita con una sensibilità che arriva dritta al centro del cuore, lì dove deve arrivare.

L’istante più emozionante e inaspettato arriva durante la pausa. Pau torna solo sul palco e introduce un ospite singolare. Un attimo prima, aveva parlato della sua recente malattia, un cancro, curato grazie all’ intervento di un medico napoletano che durante la sua convalescenza, dopo averlo operato, gli si presentava in stanza con una chitarra per una “live session da camera” . I due si erano ripromessi di cantare e suonare insieme a guarigione avvenuta e quale momento migliore?

Pau invita sul palco  il Dott Domenico Sabia, con gli occhi colmi di affetto si stringono in un lungo abbraccio e i due improvvisano una tammurriata coinvolgente cantata e ballata da tutto il pubblico partenopeo, che si conclude con la promessa di Pau di tornare presto a Napoli e cantarla per intero in perfetto “napolitano”.

Gli spettatori sono in completa sintonia con il palco, c’è un evidente feeling, una vera e propria alchimia, la stessa che si ritrova tra i Jarabedepalo che si riflettono in ciò di cui cantano.

Il pubblico saluta calorosamente la band, come fossero vecchi amici ospiti nella propria casa: è forte il legame tra le due culture ed è evidente nella risposta del pubblico che canta, balla, sogna terre lontane sulle note dei Jarabedepalo e che avviandosi sulla strada del ritorno ancora ondeggia sulle note da poco ascoltate.

Gli studi di Unisound hanno  avuto come ospite Pau Donés, leader dei Jarabedepalo in collegamento telefonico da Barcellona. L’intervista può esser seguita cliccando qui.

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