7 Gennaio 2021 - 16:20

Juve-Napoli, pubblicate le motivazioni del Coni: “Rispettato il protocollo”

"Rinviate Roma-Napoli", de laurentiis

Secondo il comunicato del Coni, il Napoli avrebbe rispettato il protocollo FIGC in materia di isolamento e, a causa delle note dell’ASL del 3 ottobre, effettivamente impossibilitato a raggiungere Torino

Un esito inatteso e sorprendente sotto molti punti di vista: il Collegio di Garanzia del Coni ha accettato il ricorso della società partenopea restituendo al campionato di Serie A quel Juventus-Napoli del 4 ottobre foriero di polemiche e attacchi di vario grado alla dirigenza azzurra.

Sono uscite oggi le motivazioni ufficiali che hanno portato il massimo organo sportivo italiano a ribaltare le valutazioni del Giudice Sportivo e della Corte Sportiva di Appello: nessuna malafede o condotta volta a non giocare la partita da parte del Napoli.

Un’errata valutazione di legislatura, secondo il Coni, avrebbe decretato la vittoria a tavolino della Juventus, sfavorendo gli azzurri ritenuti “impossibilitati” a raggiungere Torino per la disputa della partita.

Ad avere valore e preponderanza in questo caso specifico sarebbe la circolare del Ministero della Salute n. 21463 del 18 giugno 2020, avente ad oggetto “Modalità attuative della quarantena per i contatti stretti dei casi COVID-19”.

L’interpretazione delle norme vedrebbe dunque nelle note dell’ASL Napoli 2 Nord arrivate il 3 ottobre 2020 alle 16,53 “gli atti oggettivamente impeditivi dell’attività cui sarebbe stata tenuta la SSC Napoli in applicazione della normativa federale. Quegli atti rappresentano il c.d. factum principis, che ha impedito la prestazione della SSC Napoli, sia perché entrambi sono atti amministrativi di fonte superiore rispetto alle norme federali, che cedono di fronte ai medesimi, sia perché applicativi di una Circolare emergenziale del Ministero della Sanità, sia perché coerenti proprio con il procedimento previsto dal comma 6 della richiamata Circolare”.

La società Napoli avrebbe dunque rispettato il protocollo FIGC allora vigente in materia di isolamento e prevenzione di focolai all’interno del gruppo squadra.