30 Settembre 2021 - 15:42

Chiesa e il futuro da FC7: l’evoluzione del talento della Juventus

Chiesa

Quello che c’ha detto Juventus-Chelsea: Chiesa tuttofare e con un futuro da attaccante, seguendo l’evoluzione del giovane Cristiano Ronaldo

Non serviva certo Juventus-Chelsea per scoprire le potenzialità di Federico Chiesa. Arrivato in bianconero in punta di piedi, ha avuto un impatto da veterano, con la voglia di raggiungere lo status di top player. Lo scorso anno ha monopolizzato i voti da “migliore in campo” e questa stagione ha un peso ancora più grande: sostituire Cristiano Ronaldo. Di certo non può farlo Kean, giovane e con tanto talento e nemmeno Dybala, giocatore con caratteristiche totalmente differenti.

Sulle orme di Cristiano Ronaldo, Chiesa segue l’evoluzione del portoghese

Partiamo da una premessa, per raggiungere lo status di Ronaldo servirebbero tre vite e forse neanche basterebbero. Non parliamo di talento, ma di percorso. Cristiano iniziò da esterno destro allo Sporting e poi al Manchester United, come giocatore di fondo. Ferguson lo spostò a sinistra per favorire i suoi tiri nello specchio e le sue doti tecniche, per poi diventare una vera punta e macchina da gol al Real Madrid. Chiesa sta seguendo la stessa strada. Alla Fiorentina ha fatto l’esordio, proprio contro la Juventus, partendo da destra, lontano dalla porta. Lo scorso campionato ha giocato su tutte e due le fasce, ma la sua propensione ad andare al tiro sta convincendo Allegri a fargli fare lo step definitivo: “Per la prima volta ha fatto il centravanti. Io ho dato la mia valutazione a Federico: lui potrà fare il centravanti o uno dei due attaccanti”.

Contro il Chelsea ha calciato, saltato l’uomo, allungato la squadra, rincorso gli avversari: ingredienti perfetti per un giocatore che aspira al massimo. Che sia allora Chiesa-Dybala la vera coppia della Juventus? Le partite sono tante e certo Morata e Kean torneranno utili, oltre Kaio Jorge. Allegri torna a casa con una certezza, l’attacco è completo, la difesa è solida, ora aspetta Arthur per dare un po’ di palleggio al centrocampo.