23 Febbraio 2017 - 12:43

Kandinsky – il cavaliere errante, in mostra a Milano

Kandinsky

Kandinsky- il cavaliere errante. Una mostra a Milano che ripercorre la storia umana e artistica del pittore russo

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Per anni ho cercato di ottenere che gli spettatori passeggiassero nei miei quadri: volevo costringerli a dimenticarsi, a sparire addirittura lì dentro“. Era il desiderio primario di Kandinsky.

Di origini russe e tedesche, inizialmente iscritto alla facoltà di giurisprudenza , nel 1889 si trasferisce nel nord della Russia, dove ha una vera e propria illuminazione: “Nelle loro isbe mi sono imbattuto per la prima volta in questo miracolo, che in seguito divenne uno degli elementi del mio lavoro. Qui ho imparato a non guardare al quadro generale dall’esterno, ma a ruotare intorno a esso, vivere in esso. Quando sono entrato nella stanza, la pittura mi ha circondato, e sono entrato in essa”. Scopre l’arte e in particolare l’arte astratta, a cui resterà legato per tutta la vita.

Questo percorso spirituale, a cui si affianca e procede di pari passo quello artistico, vuole ripercorrere la mostra al Mudec (Museo delle culture) a Milano. Ripercorre la sua arte dai primi anni della formazione, fino al 1921, anno in cui si trasferisce definitivamente in Germania.

La mostra è curata da Silvia Burini, che insegna Storia dell’arte russa a Ca’ Foscari, e Ada Masoero, critico d’arte e giornalista, e accompagnerà il visitatore in un viaggio visionario della Russia sconvolta dalla dittatura zarista prima e dalla rivoluzione poi. Un viaggio nelle “vibrazioni dell’anima” dell’artista e della terra a cui si è sempre sentito fortemente legato.

Si tratta di una mostra site- specific, creata appositamente per il museo milanese e da esso commissionata, che raccoglie circa 53  opere dei musei russi più importanti. Lo spettatore potrà percorrere le opere ed entrarvi, grazie ad appositi meccanismi. L’esposizione, inoltre, cade nel centenario della rivoluzione russa e vuole in qualche modo celebrarla, vista dagli occhi dell’astrattismo e del suo portavoce più visionario.

L’apertura è fissata per il 15 marzo e sarà visibile fino al 9 luglio.

 

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