Krzysztof Kieślowski: il doodle di Google celebra la nascita del regista polacco
Il doodle Google di oggi celebra la figura dell’importante regista polacco Krzysztof Kieślowski, famoso per le sue controverse opere riguardanti tematiche politiche e sociali
Oggi, 27 Giugno, Google festeggia con un nuovo Doodle l’80° anniversario della nascita di Krzysztof Kieślowski, uno dei più stimati registi polacchi di sempre. Nato a Varsavia (Polonia), nell’arco della sua carriera, Kieślowski divenne uno dei più stimati e studiati registi europei di sempre, vincitore dei più importanti riconoscimenti cinematografici conferiti dall’industria.
Prima di approdare al cinema, Krzysztof Kieślowski iniziò dal palcoscenico, con l’aspirazione a diventare poi regista teatrale. Per realizzare tale ambizione, decise di entrare alla Scuola Nazionale di Cinema, Televisione e Teatro “Leon Schiller di Łódź“, la stessa dove studiarono i registi Roman Polanski e Andrzej Wajda. Venne respinto due volte prima di essere ammesso nel 1964.
Nei primi anni della sua carriera, Kieślowski si dedicò alla realizzazione di documentari riguardanti temi sociali e politici, che raccontavano la vita quotidiana di dagli operai e soldati. Il debutto in televisione avvenne con il film per la TV “Il personale”, realizzato nel 1975. Passò al cinema l’anno successivo con il film “La cicatrice” del 1976.
Visti i temi controversi, diversi suoi film vennero aspramente censurati e criticati. Basti pensare al caso di pellicole quali “Senza fine” del 1984, che affrontava il tema della legge marziale del governo guidato dal generale Wojciech Jaruzels. Il lungometraggio venne contestato sia dal governo che dalla Chiesa Cattolica. Altro suo importante film fu Lavoratori ‘71, destinato alla televisione, la cui storia ruotava intorno a degli operai che stavano pianificando dei grandi scioperi di massa. Al periodo compreso tra il 1988 e il 1989 risale una serie di mediometraggi dalla durata di 55 minuti dal titolo Decalogo; una serie di narrazioni di vita quotidiana ispirate ai dieci comandamenti.
Raggiunse la fama internazionale con il La doppia vita di Veronica. Il successo del film permise a Krzysztof Kieślowski di girare le sue ultime tre pellicole, presentati a prestigiosi festival quali quello di Venezia e di Cannes: La trilogia di Tre colori (Tre colori – film blu, Tre colori – film bianco e Tre colori – film rosso).
Fu proprio durante la presentazione di Tre colori – film rosso (1994) al festival di Cannes, che Kieślowski annunciò al mondo intero il suo ritiro dal mondo del cinema.
La sua morte avvenne il 13 marzo del 1996, a causa di un intervento chirurgico, a cui era stato costretto a sottoporsi dopo un attacco cardiaco.
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