Alla vigilia dell’ultima puntata della terza stagione de “L’Amica Geniale”, in onda nella prima serata di Raiuno domenica 27 Febbraio, abbiamo incontrato Anna Rita Vitolo: nella serie tv tratta dalla quadrilogia di Elena Ferrante, l’attrice salernitana (vista di recente anche su Amazon in Vita da Carlo), presta i panni a Immacolata Greco, mamma di Lenù (Margherita Mazzucco).
I tempi sono maturi per tracciare un bilancio della sua esperienza ne “L’Amica Geniale”, Anna Rita…
Per fortuna è stato un percorso tutto in salita. Imma ha avuto una notevole esposizione ed evoluzione. E’ innegabile che abbia esercitato sulla figlia grande influenza, ma starei attenta a dare al suo comportamento una definizione univoca. E’ vero, all’inizio si è mostrata dura: oggi, però, Imma si è addolcita, si è aperta di più, ed anche quella rabbia che di tanto in tanto le vediamo negli occhi è dettata dal fatto che non può più avere il controllo sulle dinamiche del rione, e sulla vita delle sue figlie. Elena ormai è lontana ed è una madre. Di Elisa, invece, ha dovuto addirittura accettare la convivenza con Marcello Solara.
Più personalmente, cosa c’è di suo in Imma e cosa invece Imma le lascia?
Sono molto vicina ad Imma per la sua determinazione e per il suo senso di protezione nei confronti della famiglia. Per il resto, ho giocato con lei in grande libertà: Imma è puro istinto. In fondo, ogni essere umano lo è. Siamo tutti animati da mille sfumature e sensazioni e Imma non fa eccezione: sa essere tenera, comica e dura nello spazio di poche sequenze. Mi sono trovata benissimo a lavorare con entrambi i registi, Daniele Luchetti e Saverio Costanzo ma a quest’ultimo mi lega un affetto particolare perché il personaggio di Imma è nato con lui.
C’è qualcosa di sé che rivede in Margherita Mazzucco,interprete di sua figlia Lenù?
Quello che mi ha colpito di lei è che, nonostante la giovane età e i comprensibili timori e paure, Margherita sia una ragazza molto strutturata. E’ riservata, e questa è una cosa in cui mi rivedo molto, ed è delicata nel rapportarsi agli altri.
La terza stagione è l’ultima per le due giovani protagoniste. Lei sarà Imma anche nell’ultimo capitolo della quadrilogia?
Credo proprio di sì.
Quanto ha contato leggere i romanzi di Elena Ferrante nella costruzione del personaggio?
Avevo letto l’intera tetralogia un anno prima di iniziare la lavorazione della serie. Poi, una volta ottenuto il ruolo, l’ho riletta per cogliere ogni sfumatura possibile di Imma lungo i quattro romanzi. Tuttavia, mi ha aiutato molto leggere anche le altre opere della Ferrante: in tutte c’è infatti, come un filo rosso, il rapporto complicato madre-figlia.
Il rapporto con la sua di madre invece com’è? E’ stata supportiva con lei quando le ha detto di voler fare l’attrice?
Credo che per ogni individuo il rapporto con la propria madre sia importantissimo, e certo possono emergere delle conflittualità soprattutto in età adolescenziale, quella della formazione. Io sono stata fortunata: la mia famiglia ha sempre assecondato la mia passione e segue i miei traguardi in maniera discreta.
A proposito di traguardi: la sua comfort zone è il teatro. Ma, soprattutto dopo il grande successo de “L’Amica Geniale”, non le è venuta voglia di proseguire sulla strada della recitazione televisiva?
Parlare de “L’Amica Geniale” come prodotto televisivo credo sia riduttivo. Parliamo di cinema, il linguaggio è quello, è televisiva solo la destinazione. Anche i due registi non sono propriamente televisivi, vengono invece dal cinema d’autore. Ecco, se devo augurarmi qualcosa, è che ci sia sempre più spazio per il cinema d’autore; la mia grande passione, dopo il teatro.
Infatti il palcoscenico continua ad essere la sua casa…
Sì. Attualmente sono in tournèe con “Parenti Serpenti” di Luciano Melchionna e, nei mesi scorsi, ho girato la versione televisiva di “Miseria e Nobiltà” prossimamente in onda sulla Rai. Devo dire la verità: anche in questo caso sono stata fortunata, perché ho continuato a lavorare nonostante tutto quello che è accaduto. Quando siamo entrati in lockdown avevo appena terminato la tournèe di “Madre Coraggio” con Maria Paiato. In quei mesi era già previsto che io rimanessi ferma, quindi non ho avvertito una grande differenza rispetto al pre-pandemia. Poi, appena è stato possibile, sono tornata subito in teatro: con monologhi o spettacoli da pochi attori, nel rispetto di tutte le regole.
Il 5 e 6 dicembre a Salerno, presso la sede di via Clark della Camera…
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