10 Aprile 2015 - 14:48

La battaglia sul ghiaccio, da Alexander Nevsky a Mulan

battaglia sul ghiaccio

La battaglia sul ghiaccio, famosa scena nel film sonoro di Ėjzenštejn, Alexander Nevsky, è liberamente citata in Mulan 

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Alexander Nevsky, film del 1938 di Sergej Ėjzenštejn, esprime una fase matura e più completa dell’unione tra teoria e pratica del cinema russo. La battaglia sul ghiaccio, diventata celebre nella storia del cinema, formalizza quello che Ėjzenštejn aveva definito il Montaggio verticale, tipico del cinema sonoro.

Il montaggio, nucleo generativo del cinema, raggiunge la dimensione verticale; suono e immagine sono i due elementi che si muovono insieme creando un effetto armonico complessivo. 

Verticale perché la musica è scritta sulle immagini, così da comporre un senso cinematografico. La contemporaneità permette di dare forma alle psicologie, di commentare una scena, dichiarare anche un punto di vista sulla storia.

Nel caso della battaglia sul ghiaccio di Alexander Nevsky, la colonna sonora nasce da una vera e proprio sinergia e collaborazione tra il regista e il compositore Sergej Prokof’ev. Il movimento musicale porta all’osmosi ideale con il significato dell’immagine, seguendo il ritmo del cinema di Ėjzenštejn, usa i tempi e il coro con valore simbolico, allusivo e autoriale.

battaglia sul ghiaccio

Battaglia sul ghiaccio

Nella scena in questione Prokof’ev alterna uno stile dissonante, ritmato e cupo per caratterizzare i Teutoni ad un altro tonale e cantato associato ai russi. Suoni “taglienti” che riproducono i sentimenti legati all’attacco; maestosità e pathos invece, quando sono i russi a occupare l’inquadratura. In questo modo, si concretizza la contrapposizione tra le due parti: c’è chi compie e chi subisce l’aggressione.

I due protagonisti della battaglia si profilano con l’espediente musicale, ed è in questo passaggio sincronico e interno all’immagine che il regista racconta la visione storia e ideologica della guerra. Il coro, dunque, personifica l’universalità che implica la battaglia, dando alla musica il ruolo di personaggio narrativo.

Quinto movimento di sette, cavalcate sonore accrescono man mano terminando nell’invocazione “Vincant arma crucifera, hostis pereat“, dialettico al tema patriottico e popolare dei russi che devono far fronte alla battaglia. Non solo musicalmente percepiamo il senso dell’azione, ma anche nella composizione figurativa. Nell’insieme la scena della battaglia sul ghiaccio mitizza una pratica tipicamente cinematografica. Una sorta di orchestrazione rappresentata, che colpisce i sensi a livello totale, dalla mente al corpo e viceversa, come amava fare Sergej Ėjzenštejn.

Comincia così a delinearsi l’idea, ampiamente argomentata e sperimentata, del tema musicale come modalità di caratterizzazione di: personaggi, valori, sentimenti, azioni, situazioni; una vera e propria pratica ontologica del cinema.

Mulan, film del 1998 produzione Walt Disney, mostra una chiara citazione tratta da Alexander Nevsky nella scena della battaglia, che si realizza proprio sulla neve. Ghiacciai, ampia distesa di neve, due eserciti contrapposti tra loro, uno di fronte all’altro: elementi che riportano alla memoria la famosa scena allestita nel film da Ėjzenštejn. La musica, anche in Mulan, si fa possente, ricca di sfumature sonore che traducono il senso di ansia dell’esercito cinese, assediato dagli Unni. Il regista del film d’animazione non si limita a rievocare quella carica musicale della scena originale, ma assorbe anche la modalità di ripresa. Campo e controcampo tra capitano ed esercito avversario, tra gli uomini che attaccano in massa e indisciplinati contro la razionalità e la strategia di chi deve cavarsela pensando a come sopravvivere. Lo scontro tra due civiltà dunque, due mondi, due mentalità.

battaglia sul ghiaccio Panoramiche, inquadrature vorticose, che entrano e attraversano gli avversari, proprio come aveva fatto Ėjzenštejn. L’insieme, immagine tipica del cinema delle origini, che si alterna al dettaglio e al piano ravvicinato, stile del cinema hollywoodiano e più moderno. La potenza espressiva della battaglia sul ghiaccio in Alxander Nevsky viene semplificata, ma comunque omaggiata a tramandata, in Mulan. Una scena piena, che riempie gli occhi e la mente, tocca lo spettatore a livello cerebrale, diventa di patrimonio popolare attraverso la mediazione, come in questo caso.

La battaglia sul ghiaccio, infine, è uno degli esempi di scrittura visiva che ha costruito una forma di pensiero, rievocata di tanto in tanto, riemerge da anni di storia e sperimentazione. Mulan, film eccezionale per tematica e ambientazione, con questo omaggio alla storia del linguaggio cinematografico, lascia un senso di stupore. 

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