13 Marzo 2019 - 13:16

La rivincita di Allegri: lo scacco matto della rimonta

Allegri, una lezione di calcio ai più critici: la rivincita dell’allenatore bianconero spiegata in quattro passaggi salienti

La notte delle stelle ha brillato nel cielo di Torino, con la Juventus che ha espresso uno spettacolo in stile Champions League. I bianconeri, come il miglior branco, sono stati guidati al successo da un grande condottiero: Massimiliano Allegri. Il mister livornese ha lasciato l’impronta con delle scelte al limite dell’incredibile.

Nella serata di San Massimiliano, primo segnale da non sottovalutare, il tecnico si è preso una rivincita con i suoi critici, dimostrando anche che il “bel calcio” esiste.

L’ottimismo di Max: un fattore per l’ambiente

Allegri sin dal primo minuto della disfatta del Wanda Metropolitano ha ribadito più volte di crederci. La famosa bottiglietta d’acqua è stata riempita poco a poco, fino all’orlo ma non oltre. Giorno dopo giorno, un passo alla volta tra tecnica, tattica e ottimismo, una dote che serve in questi casi.

Emre Can e il dono dell’ubiquità

Pensavamo ci fossero delle novità, ma non fino a questo punto. Il tedesco è stato il simbolo della vittoria bianconera (oltre a Bernardeschi e il solito Ronaldo). Il centrocampista inserito in una difesa a tre, ha annientato Morata e ha avuto anche importanti compiti di manovra permettendo a Cancelo di alzare il suo raggio di gioco. Ha terminato l’ultima parte della gara come terzino nella difesa a quattro, per non farsi mancare nulla.

Il coraggio paga, Spinazzola è un esempio

Tra i migliori spicca anche Spinazzola, lanciato dal primo minuto nel suo esordio in Champions League. L’esterno italiano ha arato la fascia sinistra, saltando spesso l’uomo e garantendo anche una grande copertura. Allegri l’aveva predetto: “serve spensieratezza“. Da sottolineare anche il coraggio di puntare su Bernardeschi e relegare Dybala in panchina, che è entrato in campo con la stessa voglia dei titolari.

Cristiano Ronaldo, il Re della Champions League

Si era parlato di un Cristiano Ronaldo scontento e con la voglia di tornare in Spagna. Oltre ade essere smentita questa voce, il fenomeno di Madeira è stato messo nelle condizioni di fare il fenomeno. I due gol di testa non sono banali e l’affinità con Bernardeschi ha pagato.

L’impresa della Juventus ha placato momentaneamente le voci riguardo il futuro di Allegri, che dopo questa sera avrebbe avuto la possibilità di alzare la voce, ma non lo ha fatto, lasciando la gloria ai suoi giocatori, proprio come un padre con i suoi figli.