L’Amica Geniale: il rapporto con la violenza di Lila e Lenù
L’Amica Geniale: si è appena conclusa la seconda stagione dell fiction tratta dai romanzi di Elena Ferrante e anche in questi 8 episodi la violenza è tornata protagonista
L’Amica Geniale: si è da poco conclusa la seconda stagione della fiction tratta dai romanzi di Elena Ferrante. Dopo aver seguito attentamente gli otto episodi, oltre a Lila e Lenù, è tornata protagonista anche la violenza. Entrambe le ragazze infatti hanno affrontato la dura età dell’adolescenza, e pur avendolo fatto in maniera diversa, entrambe sono inciampate negli sgambetti della violenza.
Quest’ultima è sempre stata lì, in agguato, pronta a farle cadere e a farle allontanare: solo che la loro amicizia è sempre sopravvissuta e continuerà a farlo. Nonostante tutto, Elena e Lila sanno sempre come ritrovarsi, legate da un filo invisibile fatto di stima, di affetto e qualche volta di invidia reciproca.
Facendo un passo indietro la violenza sia fisica che mentale le ha sempre minacciate. Non ci dimentichiamo che entrambe crescono già in un clima violento, se si pensa al Rione e alle difficoltà legate alla ricostruzione del dopoguerra. Tutta l’Italia in quegli anni iniziava a risvegliarsi dopo un ventennio di violenza ed eliminare tutto il veleno lasciato nelle sue vene non è stato un processo veloce. Anzi, si può dire che ancora oggi la violenza è sovrana in moltissime famiglie, a testimonianza che è un male radicato ormai nell’animo dell’uomo.
Una violenza, quella del Rione, a cui è strettamente legata una delle famiglie più ricche, i Solara. Sono loro che gestiscono l’economia e a non avere rispetto per nulla. Soprattutto i due fratelli Michele e Marcello credono di poter comprare tutto, perfino l’amore dell’amica geniale.
La violenza per Lila
Ma tornando alle nostre protagoniste, la violenza per Lila si è manifestata fin da piccola, quando il padre arrivò addirittura a gettarla da una finestra per farle capire che lei a scuola non ci sarebbe più tornata. Un gesto, quello che l’ha segnata, come un presagio di quello che di lì a qualche anno le sarebbe successo. Adolescente infatti è costretta a sposarsi. Sceglie, o almeno crede di farlo, Stefano Carracci, ma anche lui come il resto della sua famiglia cercherà di trasformarla, di ammansire il suo carattere, di non farle sviluppare un pensiero critico. In poche parole di annientarla come persona. Con gli anni, Stefano, non solo è violento fisicamente, ma anche psicologicamente.
Ma Lila riesce a sopportare tutto questo, prendendosi spesso gioco del marito e creandosi uno scudo fatto di cattiveria. O almeno è così che tutti la vedono: una persona cattiva, incapace di avere figli a causa di una forza oscura che la logora dall’interno. In lei però non c’è cattiveria, c’è solo un modo di rispondere alla violenza e purtroppo si sa, chi conosce solo quella non può non esserne influenzato. Ecco quindi spiegato anche il cambiamento del fratello Rino. Da adolescente ha spesso difeso la sorella, cercando di convincere il padre a mandarla a scuola dopo le elementari. Ma a nulla è servito e dopo un violento ceffone si è spenta per sempre in Rino quella luce. Con gli anni infatti è diventato sempre più simile al padre e la violenza lo ha inghiottito, manifestando scatti d’ira contro la moglie e contro la sorella.
Intanto arriviamo a Ischia. Elena e Lila sotto lo stesso tetto e sotto lo stesso ombrellone. Un’estate che è riuscita a separarle per anni. E’ proprio qui che si insinua nella loro amicizia un altro tipo di violenza: quella sottile e psicologica di Nino Sarratore. Il grande amore di Lenù che alla fine sceglie Lila. Tra i due scoppia una grande infatuazione, che non si trasforma in amore, ma in una relazione malsana per entrambi.
Da un lato c’è Lila, attratta dai modi gentili di Nino e che addirittura le chiede il permesso per baciarla. E forse, proprio quel permesso è stato il quid in più che li ha avvicinati. L’amica geniale si abbandona completamente a lui, inizia nuovamente a leggere per lui e per sentirsi all’altezza, anche di Lenù. Prima di Ischia infatti, Lila si rende conto che la vita di Elena è quella che avrebbe sempre sognato, fatta di libri, cultura e discorsi di attualità ricchi di notizie provenienti da tutto il mondo. Inizia così a sentirsi inferiore e usa la relazione con Nino come arma e ancora una volta risponde anche lei con la violenza.
Dall’altro lato poi c’è Nino, che è attratto non solo dalla bellezza magnetica di Lila, ma anche dalla sua intelligenza, dal suo modo critico di pensare. Questo però con il tempo per Nino si trasforma in una forte negatività: inizia a sentirsi poco all’altezza di fronte a lei e inizierà ad umiliarla psicologicamente, fino a lasciarla sola e incinta. Insomma, Lila ripiomba dritta dritta nella braccia della violenza: è infatti costretta a tornare a casa da suo marito, con cui le cose andranno tutt’altro che bene. La Cerullo che abbiamo conosciuto fin’ora, ferita dall’amore, non sarà più la stessa. Da quel momento cercherà di prendere dalla vita solo quel po’ di bello che le sarà concesso: primo fra tutti suo figlio Rinuccio.
Elena e la violenza
A essere vittima della violenza c’è anche Elena. Lei prima di Lila, avrà a che fare con la violenza fisica, inflittale proprio dal padre di Nino Sarratore. Un uomo viscido, ma dai modi gentili che durante la prima vacanza a Ischia, non ci ha messo molto “a catturare” Lenù e a cambiarle la vita per sempre. Un personaggio odioso, che tra l’altro, tornerà nella vita della giovane proprio l’estate a Ischia con Lila. In quest’occasione però Elena sceglie razionalmente la violenza: come lei stessa afferma subito dopo.
Anche la madre di Elena è sempre stata sgarbata con la figlia, ma i modi della donna non sono per annientarla (come per la famiglia di Lila), quanto invece per fortificarla. La loro è sempre stata una vita di sacrificio e il suo modo di trattare la figlia era solo per prepararla ad eventuali fallimenti.
Oltre a ciò, Elena deve “combattere” anche contro la violenza di Lila e in seguito quella di Nino. Proprio la relazione tra i due la porterà lontano dal Rione, a Pisa, dove imparerà tante cose, ma sarà sempre discriminata per le sue origini. Ferita da entrambi e scossa per il suicidio di una vicina di casa, stanca della vita di stenti e di ingiustizie, prenderà il suo primo treno. Elena quindi si convince che può vincere contro la violenza, ma per farlo deve stare lontano da tutto il malsano in cui è cresciuta.
E’ proprio a Pisa che incontra Pietro, un giovane torinese benestante che ha promesso di sposarla. Ma Elena è davvero innamorata di lui o Nino è ancora nei suoi pensieri? Inoltre Pietro è davvero il ragazza che sembra o anche lui nasconde un animo malvagio?
Non ci resta che attendere i nuovi episodi de L’Amica Geniale per vedere in che modo le vite di Elena e Lenù si intrecceranno. E, soprattutto, per vedere in che veste stavolta si presenterà la violenza.
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