12 Dicembre 2018 - 14:05

L’Amica Geniale, la violenza fisica e psicologica di Lila e Lenù

l'amica geniale

L’Amica Geniale, non solo la storia di un’amicizia ma la continua lotta per l’emancipazione dalla violenza psicologica e fisica

Ieri, 11 dicembre 2018, sono andati in onda il quinto e il sesto episodio (Le scarpe, L’isola), della fiction L’Amica Geniale. La serie sta entusiasmando non solo i fan della saga letteraria, ma anche chi si è avvicinato alla storia di Elena Ferrante, grazie alla trasposizione sul piccolo schermo.

Dopo tre serate, le persone incollate allo schermo sono rimaste fisse a 7 milioni e le soddisfazioni arrivano anche dall’estero; la serie infatti ha avuto la candidatura ai Critics’ Choice Awards nella categoria ”Miglior serie drammatica”.

La fiction piace e piace molto. Ad interessare il pubblico, oltre l’interpretazione delle attrici protagoniste e la fotografia, sono i temi affrontati nella storia e uno di questi è la violenza, fisica e psicologica che le protagoniste sono costrette a subire durante la loro crescita.

Lila e la sottomissione psicologica

Lila è forte, intelligente, fantasiosa e carismatica. Tutto questo non basta però a farla emergere dalla condizione in cui vive: è la migliore della classe ma i genitori non le permettono di continuare gli studi; progetta e disegna delle scarpe ma deve dividere il merito con il fratello; vorrebbe rifiutare il ragazzo che le ha chiesto di sposarla ma non può, è costretta a stare con lui.

”Prima o poi la pazienza finisce e tutte queste offese te le faccio pagare”

Sono le parole che vengono sussurrate a pochi centimetri dal viso di Lila da Marcello Solara. Bloccata tra il muro e il corpo del ragazzo, Lila sta ”pagando” il suo continuo rifiuto delle attenzioni del Solara. Non ha scelto lei quell’uomo, Marcello ha deciso che deve averla e per farlo, decide di corteggiare la famiglia di lei con regali e soldi. Lila non può decidere chi amare.

”Tu fai quello che ti dico io”

Questa è la frase che il signor Cerullo continua a ripetere a sua figlia, senza possibilità di controbattere o di scelta. Lila deve eseguire gli ordini e basta: niente scuola, niente possibilità di scegliere il proprio uomo.

Lila continua a vedere il suo potenziale bloccato e non può far altro che accettarlo, senza via d’uscita. L’unico che sembra essere dalla sua parte è il fratello Rino che, per lei, continua a litigare con il padre fino ad arrivare alle mani.

Donato Sarratore, l’amico che si trasforma in orco

”Ti voglio molto bene e so che anche tu me ne vuoi tantissimo”

Donato Sarratore giustifica così l’abuso su Elena. Dopo essersi avvicinato a lei pian piano, diventando ogni giorno sempre di più suo amico, ”impaurito” per la partenza della ragazza decide di fare quello che probabilmente aveva programmato già dal primo incontro con la ragazza. Lenù rimane ferma, immobile, solo una lacrima scende sul suo viso mentre quell’uomo che era stato un punto di riferimento per lei, la tocca e la bacia senza il suo consenso, senza esser ricambiato.

Se nel rione Lila combatte come può per cercare di emanciparsi dalla costante violenza psicologica usata su di lei, Elena si ritrova a vivere una violenza fisica, che la segnerà per il resto della sua vita.

La puntata finisce con un pensiero che potrebbe racchiudere bene il sentimento che spesso provano le vittime di violenza, un disagio che blocca e ti tiene in gabbia, che non ti permette di parlarne o di denunciare. 

”Seppi subito che il disgusto nei confronti di Sarratore e il ribrezzo che io stessa mi facevo, mi avrebbero impedito di aprire bocca.”