“L’Angelo Ferito” di Renato Zero: la resilienza tra piume e paillettes
“L’angelo Ferito” è il primo estratto da Zerosettanta di Renato Zero, album in uscita il 30 settembre. Il brano è un invito a resistere, un lancio dentro il dualismo tra arte e vita
“L’Angelo Ferito” è il nuovo singolo di Renato Zero, scelto come primo estratto da Zerosettanta. L’album in uscita il 30 settembre, farà da apripista ad un triplo progetto che vedrà la pubblicazione di altri due capitoli, il 30 ottobre e il 30 novembre.
C’è molto di Renato Zero in questo pezzo. “L’Angelo Ferito” rappresenta infatti il manifesto di una nuova ripartenza per il cantautore romano.
I settanta portano consiglio e non solo, producono musica, tanta, tantissima, così tanta da essere contenuta in un triplo volume. Segno di un mancato taglio delle ali, tutt’altro, Renato è pronto a spiccare il volo.
“L’angelo Ferito” è molto vicino al Renato Zero degli inizi, quello delle piume, dei lustrini e delle rivoluzioni generazionali. E in questo il videoclip è degno aiutante, con la regia di Roberto Cenci, ci mostra un Renato direttore d’orchestra.
Una formazione insolita composta da manichini ben pettinati, indossa alcuni dei suoi più grandi costumi di scena. Questa è una fotografia fortissima, dall’impatto visivo vertiginoso e dalle note malinconiche.
È quasi come se Renato Zero nel porsi quale “L’angelo Ferito”, facesse un resoconto di tutta alla sua vita, un confronto allo specchio. Gli errori, gli inciampi, gli ostacoli, hanno solo appianato il volo, ma non lo hanno spinto al suolo.
Poiché nella musica, come nella vita, la resilienza paga, incoraggia, annebbia i dubbi, schiarisce gli azzardi. È come una nuvola di fumo nera, per quanto scura possa essere non potrà mai essere tanto ampia da coprire l’immensità del cielo.
Similmente Renato Zero, forte di una carriera spesa a sfidare le convenzioni, a serrare i ranghi e a superare i limiti, all’età di 70 anni si mostra per quello che è.
Con delle fragilità certo, ma straripante di passione creativa e voglia di andare oltre le piume, le parrucche, le paillettes. Questo è Zerosettanta, un Angelo Ferito, ma non abbattuto.
Ecco il videoclip
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