24 Febbraio 2021 - 09:59

Lawrence Ferlinghetti è morto: la Beat e Jim Morrison

Lawrence Ferlinghetti

E’ morto all’età di 101 anni Lawrence Ferlinghetti, trait- d’union tra due generazioni del movimento Beat: un aneddoto lo lega a Jim Morrison

Nato a New York da padre italiano, di Brescia, e madre ebrea sefardita, Lawrence Ferlinghetti è morto all’età di 101 anni presso quella che nel tempo è diventata la sua città di adozione: San Francisco.

Qui nel 1953, al confine di North Beach sulla Columbus Avenue, diede vita al City Lights Booksellers e Publisher, un luogo di incontro letterario che accoglieva scrittori affermati e giovani penne, editori e librai.

Da editore, Ferlinghetti – il cui arruolamento in Marina durante la Seconda Guerra Mondiale aveva contribuito a radicare in lui un’ineludibile cultura pacifista – fece scandalo pubblicando il poema “Urlo” di Allen Ginsberg. Reo di aver pubblicato testi indecenti, lo scrittore italoamericano dovette scontare anche un periodo dietro le sbarre salvo poi uscirne grazie al Primo Emendamento che garantisce la libertà d’espressione.

E’ indubbio che Lawrence Ferlinghetti abbia rappresentato un ponte tra due generazioni del Movimento Beat: la sua poetica, sovversiva nei confronti del pensiero dominante, ha infatti conquistato non solo grandi autori come Jack Kerouac e Ginsberg, ma anche i più giovani: tra questi, c’era anche un insospettabile Jim Morrison che si narra un giorno aspettò Ferlinghetti fuori dalla sua libreria: vedendosi ricambiare il saluto, forse preda della più classica sindrome di Stendhal, Jim Morrison scappò roso dall’imbarazzo.

Alla sua attività di editore, in definitiva, Ferlinghetti ha affiancato anche quella di scrittore autografo: la prima opera pubblicata a suo nome è “Pictures of The Gone World” (datata 1956); “Pietà per la nazione” e “Il lume non spento” sono invece le più recenti.