14 Maggio 2018 - 14:42

Lega-M5S, si rinforza l’ipotesi del ticket Fraccaro-Giorgetti

Matteo Salvini Processo

Con lo scadere del tempo a disposizione, Lega e Movimento Cinque Stelle sembrano sempre più propense ad accordarsi su un ticket per Palazzo Chigi

Se dovrà nascere un governo Lega-M5S, è molto probabile che dovrà nascere oggi. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha infatti convocato nel pomeriggio le delegazioni di entrambi i partiti per verificare un maniera definitiva la possibilità di formare un governo che abbia una maggioranza in Parlamento, altrimenti il Presidente procederà con la nomina del governo “neutrale”.

Nei giorni scorsi, Salvini e Di Maio hanno avuto incontri lunghi e frequenti. Si sono raggiunti accordi e mediazioni su diverse tematiche, limando le posizioni dei singoli partiti espresse nei programmi elettorali, ma non si è ancora trovata una quadra per il nome del premier. Il nodo è centrale: senza un accordo sul primo ministro che sia soddisfacente per entrambi, si torna al voto, come più volte ribadito da entrambi i leader.

Ma con l’avvicinarsi delle consultazioni di oggi pomeriggio e lo scadere dell’ultimatum di Mattarella, ecco che si rinforza l’ipotesi del ticket tra i due partiti. Sembra infatti sempre più probabile, secondo voci interne, che Lega e M5S sarebbero propense a scegliere come primo ministro Giorgetti, capogruppo leghista alla Camera, molto stimato anche dal Quirinale e da quasi tutti i partiti per le sue grandi doti relazionali e di mediazione. Riccardo Fraccaro, attuale Questore della Camera del M5S, sarebbe invece sottosegretario, ma con deleghe così ampie da poter costituire di fatto il potere di controbilanciamento verso il premier della Lega.

In questo modo, il peso effettivo dei due leader sul governo sarebbe lo stesso (al netto delle evoluzioni politiche e dei rapporti interni, adesso non prevedibili). Di Maio, a questo punto, assumerebbe il Ministero degli Esteri e Salvini quello degli Interni, ma entrambi ovviamente potrebbe dirigere l’operato del premier e del sottosegretario.

È ancora in campo, tuttavia, l’ipotesi di un premier terzo, e molti vociferano che il Prof. Sabelli sarebbe in questo caso la prima scelta. Indebolita, e moltissimo, è invece l’ipotesi che piacerebbe a Mattarella, quella di Sabino Cassese, che, con la sua estraneità (anzi, opposizione) a entrambe le forze politiche di maggioranza, potrebbe rappresentare la garanzia del Presidente della Repubblica verso derive non gradite.

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