Legittima difesa: la nuova “commedia farsesca” di Matteo Salvini
Il sì alla legittima difesa è realtà. Matteo Salvini lo definisce come “una battaglia di civiltà”. Ma è davvero una così grande conquista?
C’è stato un tempo in cui (soprattutto negli anni ’70) regnava il terrore, la logica del terrorismo aveva fatto il suo pieno divagare, senza distinzioni di colori, sia rosso che nero. Ora, invece, il nuovo “terrorismo” che avanza (o almeno, il finto terrorismo che avanza) è tutto concentrato su un nuovo nemico: l’immigrato. Diventa, quindi, lui la principale minaccia da cui difendersi. Pericolo a cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha ufficialmente “posto fine” tramite l’approvazione della legittima difesa.
Infatti, quest’oggi, dal Senato, la legittima difesa ha definitivamente incassato il sì, ed è diventata ufficialmente legge. A questo punto, il leghista si è rivolto ai parlamentari, quelli del M5S, di Forza Italia e di Fratelli D’Italia, che hanno reso possibile l’approvazione della misura.
“Grazie agli amici dei Cinque Stelle, grazie agli amici di Forza Italia e Fratelli d’Italia, che hanno sostenuto questa battaglia di civiltà, tranne che dal PD che vota contro qualsiasi cosa, pur di dire no a Salvini, alla Lega e al Governo. Io bado alla sostanza, la legittima difesa è legge dello Stato, io bado poco a chi c’è, chi non c’è, quello che conta è che questo è un Governo che porta a casa il provvedimento dopo solo nove mesi.” ha dichiarato Matteo Salvini.
Ma a destare l’attenzione è un altro particolare, che probabilmente è sfuggito a quasi tutti. Infatti, nel Movimento 5 Stelle, prevale ancora una sorta di dissenso nei confronti di questa misura, adottata in maniera quasi sforzata, in virtù di un contratto. I parlamentari e i membri del Governo, infatti, erano ancora una volta divisi su un tema che è davvero scottante, e che rischia di pesare tantissimo sul futuro dell’Italia stessa.
Giustizia privata
Il titolo di questo paragrafo, che richiama un film alquanto famoso negli ambiti mondiali, è riassuntivo di tutto ciò che riguarda la legittima difesa. Ricordate l’incredibile ferocia con cui il padre della famiglia (Gerard Butler) insegue i colpevoli, li tallona e li uccide ad uno ad uno? Ecco, il rischio è proprio questo.
Infatti, il fatto di promuovere la legittima difesa come valore morale consacrato è alquanto riprovevole. Non basterebbe citare tutti i casi americani, in cui vi sono sempre più vittime innocenti preda delle armi e di tutta la pazzia che questo provvedimento può contenere. Dunque, gli effetti si vedono e si avvertono tutti. E non sono assolutamente positivi, in quanto parlano di una violenza sempre più dilagante e di uno Stato in cui la stessa legittima difesa viene sfruttata per sanare conflitti di tutti i tipi.
La “giustizia privata“, come potremmo definire il nuovo provvedimento, mira a mettere sicurezza sì a tutte le genti, ma anche a far uscire la loro insita natura reazionaria. E questo, in un Paese in cui si sta mettendo in discussione perfino la misura di Stato sociale, non è per niente un segnale positivo. Anzi, è un ulteriore avvertimento dell’imminente collasso che la società italiana si appresta ad avere.
Matteo Salvini racconta e realizza, sotto forma di commedia farsesca, la sua visione del mondo utopistica. E tutti gli italiani, purtroppo, ci credono e lo sostengono. Dove andremo mai a finire?
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