16 Maggio 2018 - 15:18

Chi è Liberato? 9 teorie sull’identità del rapper

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Chi è veramente Liberato? Dopo il concerto di Napoli del 9 maggio si infittisce il mistero sulla sua identità. Ecco nove teorie e curiosità sul rapper

9 Maggio, giorno fondamentale per tutti i fan del rapper Liberato che ha tenuto il suo primo concerto durante il tramonto a Mergellina, Napoli. I presenti all’evento gratuito erano 20.000 e – se la maggior parte sono rimasti felici – molti sono stati i malumori sull’organizzazione, sulla qualità audio del concerto e sulla poca presenza delle luci sul palco.

Tutto questo successo ha alimentato l’alone di mistero e curiosità dietro la vera identità del cantante napoletano, Liberato. E, proprio questa voglia di scoprire la verità, ha scatenato la fantasia dei fan e del pubblico che hanno creato diverse teorie sull’identità del cantante.

Le teorie più accreditate

  1. Liberato non è una persona sola ma un collettivo. Dietro Liberato, ci potrebbero essere alcuni tra i più bravi ed importanti producer italiani e – a scrivere i testi – sarebbero diversi cantati della scena rapper italiana;
  2. Tu t’e scurdat’ e me” in realtà è stata scritta da Calcutta. In molti hanno pensato che Liberato sia in realtà il cantante indie dato che, al concerto estivo del Mi ami festival del 2017 tenutosi a Milano, sul palco salirono: Calcutta che cantò ”Nove maggio” e Izi, Priestess e Dj Shablo che si esibirono in “Tu T’e Scurdat’ ‘e Me”.
  3. La persona che cammina di spalle nel video di “Tu t’e scurdat’e me” è il regista del videoclip Francesco Lettieri. Essendo il braccio destro di Liberato – e il regista di ogni suo video – alcuni hanno pensato che Lettieri potesse essere Liberato stesso. Teoria smentita dal regista durante il San Gennaro Day.
  4. Liberato sono io. Quanti di voi, anche scherzando, hanno detto questa frase? E come non biasimarvi, tutti vorremmo avere il successo del cantante. Anche tu, che stai leggendo questo articolo potresti essere Liberato. Se lo sei, contattaci.
  5. Il cantante potrebbe essere Livio Cori. Molti lo ricorderanno per aver recitato nella parte di O’ selfie in Gomorra 3. Le canzoni del rapper Napoletano nel telefilm, ricordano molto quelle di Liberato. Livio ci ha tenuto a rispondere che non è lui Liberato ma – anche se lo fosse stato – non lo direbbe mai, lasciando così il mistero irrisolto.
  6. Emanuele Cerullo è un altro papabile candidato. Giovane poeta di 25 anni di Scampia, le sue poesie ricordano molto i testi di Liberato, come anche il simbolo della rosa presente nei suoi progetti.
  7. Liberato in realtà non esiste, è solo frutto della nostra immaginazione. Tra le tante teorie, anche questa è stata presa in considerazione; perchè no?
  8. Liberato è solamente la nuova pubblicità della Nike. Un’altra teoria è quella che vede Liberato come una trovata della multinazionale e di molti altri marchi presenti nei suoi video. Liberato avrebbe già dei contratti con: Nike, Adidas e Converse (quest’ultima probabilmente lancerà le nuove Sneakers firmate Liberato).
  9. Liberato sarebbe un detenuto del carcere minorile di Nisida. Questa bomba è stata lanciata dallo youtuber Iuttuber Diego il quale, durante la sua presenza al concerto del 9 maggio, avrebbe avuto questa intuizione. Questo perchè il cantante è giunto a Mergellina tramite un gommone e sarebbe arrivato al concerto dalla stessa direzione in cui si trova l’isola di Nisida. Presenti sul gommone 6 persone, solo 3 però sono saliti sul palco. Questo fa pensare che gli altri 3 rimasti sul gommone, fossero poliziotti in borghese data, anche, la presenza di una nave della polizia a scortarli. Insospettisce il gesto di agitare in alto una sirena a manovella, sia all’inizio che a fine concerto, richiamando il suono inconfondibile della sirena carceraria.

Se consideriamo i suoi testi alla luce di questa ipotesi, è possibile notare come vi siano dei rimandi alla prigionia. Tutti i luoghi presenti nelle sue canzoni sono visibili dall’isola di Nisida. Partendo dalla canzone “Gaiola portafortuna”, la gaiola si trova proprio di fronte l’isola. Se analizziamo le parole di una  sua canzone che dice “la voce di una sirena quando stavo insieme a te” riporta al momento dell’arresto, proprio quando lui era con la sua ragazza. Invece, la canzone dal titolo “Intostreet”, si può interpretare in due modi diversi: una dove “Intostreet” è inteso come stare in strada, un’altra dove potrebbe significare lo stare stretti in una cella del carcere.

A questo punto anche il nome Liberato è un richiamo al fatto che, grazie alla musica, questo ragazzo si sia “liberato” dal carcere e la musica lo abbia salvato.

Per concludere, il mistero sulla sua identità e le sue canzoni ritmate e coinvolgenti (a tal punto da rimanerti in testa dopo solo un ascolto), stanno aiutando Liberato a diventare non solo famoso, ma un vero e proprio ciclone mediatico.

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