Limite al chiuso per i ristoranti, ok a 6 commensali massimi per tavolo
Trovata la quadra, non senza problemi, per il limite al chiuso per ristoranti e locali. Massimo 6 persone. Resta il nodo delle discoteche. Intanto, restano da vaccinare oltre 2 milioni di over 60
Dal 7 Giugno 12 milioni di italiani entreranno in zona bianca con un conseguente allentamento di molte misure di sicurezza anti-Covid. Un’ordinanza ministeriale interviene per dirimere la questione sul numero dei commensali nei ristoranti e nei locali. Nessun limite per i locali all’aperto, mentre per il limite al chiuso è di massimo sei persone per tavolo. Si attende per la riapertura delle discoteche, il green pass europeo e lo spostamento del coprifuoco alle 24.
L’accordo sul limite per i commensali ha creato non poche divisioni. “Le cose vanno meglio, ora occorre proseguire in un percorso di gradualità, perché è giusto riaprire ma passo dopo passo visto che un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo” ha spiegato il Ministro Speranza. Il braccio di ferro tra Governo e Regioni è finito con un compromesso: nessun limite all’aperto e massimo sei al chiuso, o comunque di massimo due nuclei familiari. Ovviamente, questa nuova regola vale solamente per la zona bianca e non verrà applicata alle altre fasce. Intanto, Massimiliano Fedriga chiede di valutare l’ipotesi di abolire i limiti anche per le zone gialle.
Il nodo discoteche
Al momento non è ancora stata presa una decisione per quanto riguarda le discoteche, tantomeno un eventuale limite agli accessi. Il Cts dovrebbe valutare a breve la proposta lanciata dai gestori per fornire un parere tecnico. I gestori, infatti, hanno segnalato come casi sperimentali alcuni locali di Milano e Gallipoli, dove l’accesso di 2000 persone in ogni locale potrebbe fungere da test significativo. In realtà, già alcuni mesi fa il Cts aveva fatto sapere che le Regioni possono effettuare questo tipo di sperimentazioni, non solo per le discoteche, purché con le dovute cautele. Intanto il sindacato delle sale da ballo annuncia la “disobbedienza civile” in caso di mancata risposta da parte del Cts, con conseguente riapertura dei locali. La loro idea è quella di aprire le sale a chi può esibire il green pass, incentivando in questo modo i giovani a vaccinarsi.
Intanto il Generale Figliuolo ha chiesto la massima flessibilità vaccinale per i giovani. I vaccini a mRNA concedono un lasso di 42 giorni tra la prima e la seconda dose, che aumenta fino al limite massimo delle 12 settimane con Astrazeneca. Il commissario apre nuovamente anche all’idea delle Regioni di vaccinare i vacanzieri. “Siamo a piena diposizione e faremo in modo che la logistica saprà correre ed essere flessibile, e quindi dare la possibilità di andare incontro alle esigenze dei nostri cittadini” conclude in merito.
Intanto, ci sono oltre 2 milioni di over 60 non ancora vaccinati. Il Generale ricorda che è necessario intercettarne il maggior numero possibile. Molti sono titubanti o poco avvezzi all’uso di internet. “Ho detto alle Regioni di cercarli, sia attraverso i loro team mobili sia attraverso quelli della Difesa: tra questi ultimi ce ne sono 44, che stanno operando con preciso mandato di andare a cercare fragili e over 60” conclude il Generale.
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