Lotta al bullismo, codice contro i bulli: la proposta
Lotta al bullismo e cyberbullismo, codice contro i bulli nelle scuole. Cosa prevede il Disegno di Legge? Scopriamolo insieme
Il disegno di legge, passato alla Camera il 6 settembre 2023 con un voto bipartisan e ora in esame al Senato, prevede misure rafforzate contro il bullismo e il cyberbullismo in ogni istituzione scolastica: il fondamento di questo disegno di legge contro il bullismo, come segnala Italia Oggi in un focus sull’argomento, è la creazione di un codice contro i bulli, sia online che offline, in ogni scuola. Questo richiede un aggiornamento dei regolamenti scolastici. Si prevede inoltre che l’ISTAT sviluppi statistiche biennali sul fenomeno, anche se questi dati non saranno disponibili prima di qualche anno.
Tra le novità:
- il potenziamento del numero telefonico 114;
- misure rieducative piuttosto che punitive, affidando alle Regioni (senza stanziamento di nuovi fondi) l’incarico di promuovere iniziative di sostegno psicologico e pedagogico,
- modifiche allo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria, integrando il Patto educativo di corresponsabilità con specifiche attività di formazione sull’uso della rete internet e delle comunità virtuali.
Bullismo e cyberbullismo
Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico.
Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.
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