Si intitola “Moonlight popolare” il nuovo brano di Mahmood in collaborazione con Massimo Pericolo. Il brano è stato prodotto da Francesco Barbaglia, in arte Crookers, braccio destro di Massimo Pericolo.
“Fin da piccolo ho sempre avuto grandi sogni, con la certezza che certi di questi fossero troppo grandi per uno di Milano sud. Non ho mai avuto paura di raccontare ciò che vedevo dalla finestra di camera mia, ma in fondo ho capito che la luna la si può guardare bene anche da una casa popolare. Sono strafelice di aver collaborato con Vane che reputo uno dei migliori nuovi rapper della scena. MOONLIGHT POPOLARE fuori ora ?“, così scrive Mahmood sul suo profilo Instagram.
“Moonlight popolare” parla della vita nella periferia, quella che entrambi conoscono bene e che spesso raccontano nelle loro canzoni. Ad esempio, Mahmood parla dei palazzoni di Gratosoglio (a sud di Milano) e Massimo Pericolo nel suo “Scialla semper” fa riferimento più volte al disagio di Brebbia, un piccolo comune vicino Varese.
Parli della vita tua
come fosse scritta sulle pagine del Corano
Proprio io come te
non vengo da Bel Air ma son nato qua
chiedi agli amici tuoi che ho pagato
che ho fatto di strano per essere passato
dalla chiesetta alla Top ten senza capottabile ne papà
Madri gridano in coro sole fuori dai penitenziari
padri senza lavoro cercano l’hype ai domiciliari
Però se Guardo in alto da sto giardino
La luna sembra uno zaffiro
perso nel buio
Sui tetti la moonlight brilla come Shangai
la vedi pure tu da sto quartiere in su
My god my god my god
e più la guardi più vien da pregare
My god my god my god
La luna da una casa popolare
My god my god my god
Bella fra metti google maps
vola via dalla tua città
polizia anti-drug
Santamaria piena di crack
in zona sono più famoso di Drake
se la mia vita è un film la tua è il remake
ho una marcia in più perché la nuova auto è un A6
c’ho più soldi dei miei fa****o tutti sti fake
E mi hanno detto che avrei perso la testa
ma con le canne ho bruciato solo la felpa
cambiato tutto tranne me
cambiato tutto tranne me
te lo leggo in faccia che ci assomigliamo
siamo sempre in guardia come chi fa boxe
se sei normale ti guardano strano
ma fare i milioni come polo nord
ci hanno detto chiedi e ti sarà dato
ma qui più dai più ti chiedono
l’unica luce nel buio è uno sparo
ma non sei l’unico che c’ha una glock
Sui tetti la moonlight
Brilla come Shangai
La vedi pure tu
Da sto quartiere in su
My god my god my god
è più la guardi più vien da pregare
My god my god my god
la luna da una casa popolare
Che schifo lavorare frate rappo, spaccio
faccio la manicure così mi gratto il caxxo
mi son fatto il gabbiotto, ti sei fatto il mazzo
ma di fatto tutti e due c’abbiamo in mano un caxxo
Se ti chiedono che farai da grande
rispondigli basterà aver le palle
fare giuste scelte se sbagli poi sei gente
più che un Grammy tu sei un giro da call center
My god my god my god
è più la guardi più vien da pregare
My god my god my god
la luna da una casa popolare
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