Malala a Davos lancia un appello alle donne che possono “cambiare il mondo da sole”
Malala Yousafzai è intervenuta oggi al Forum Economico Mondiale di Davos ed ha esortato le donne a “cambiare il mondo da sole”
“Una penna po’ cambiare il mondo“: così aveva detto all’Onu la giovanissima Malala Yousafzai nel 2014, fresca di Premio Nobel per la Pace conferitole per la sua battaglia verso il diritto all’istruzione delle ragazze Pakistane.
Oggi Malala di anni ne ha 21 e, in mezzo alla sicumera roboante dei politici di più vasta fattura, colpisce ancora per il linguaggio diretto con cui si rivolge alla platea del Forum Economico Mondiale di Davos.
Il suo appello è rivolto, ancora una volta, alle donne chiamate all’importante missione di “cambiare il mondo” perché possono farcela “da sole” senza aspettare il sostegno degli uomini che, continuano comunque ad occupare, spesso tirannicamente e senza un’apparente merito, i palazzi del potere.
L’Importanza di chiamarsi Malala
La Yousafzai il suo destino costellato di coraggio e forza ce l’ha scritto nel nome che è quello di una grande eroina pashtun che, dice lei, ha sempre colpito l’immaginario di mio padre che quindi ha voluto che mii chiamassi così.
Il cambiamento è possibile
Il discorso della giovane pakistana, che continua a portare avanti nel mondo diverse battaglie, ha abbattuto qualsiasi barriera sociale in nome di un obiettivo comune: il cambiamento.
“Il cambiamento è possibile. Non c’è bisogno di essere primi ministri o presiedere consigli di amministrazione. Voi potete cambiare le cose ad ogni età. Ogni vostra azione ha un impatto”.
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