25 Aprile 2016 - 20:37

Malaria rischio ancora possibile

Malaria rischio ancora possibile

Malaria rischio ancora possibile; nel giorno del World Malaria Day l’Oms avverte che il rischio di contrarre la malattie è ancora possibile

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Malaria, rischio ancora possibile. Nel giorno del World Malaria Day l’Oms avverte che il rischio di contrarre la malattie è ancora possibile. La mortalità è drasticamente diminuita, con percentuali del 60% in meno rispetto al 2000. Ma ad oggi, nonostante lo status di ‘malaria free’ ottenuto dall’Europa pochi giorni fa, l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) avverte che ancora sono 3,2 miliardi le persone ancora a rischio di contrarre la malattia, che fa più di 400mila morti ogni anno. 

Secondo il rapporto pubblicato oggi, si è sempre più vicini all’obiettivo di eliminare la malattia entro il 2030 in 35 paesi. Sono infatti ben otto i Paesi fuori dall’Europa che nel 2014 hanno riportato zero casi, mentre altri otto ne hanno avuti meno di cento e altri 12 paesi con un’incidenza di casi tra cento e mille.

La zanzara portatrice della malattia. Con la globalizzazione e i frequenti spostamenti da un paese all'altro il contagio e'ancora possibile

La zanzara portatrice della malattia. Con la globalizzazione e i frequenti spostamenti da un paese all’altro il contagio e’ancora possibile

Lo scorso anno sono però stati riportati 214 milioni di nuovi casi in 95 Paesi. Secondo l’OmsLa resistenza delle zanzare agli insetticidi è in aumento, così come quella del parassita a uno dei farmaci più usati. Per nuovi progressi servono nuovi strumenti che ad oggi non esistono, oltre a un miglioramento di quelli esistenti”.

Stefano Vella, vicepresidente di Friends of the Global Fund Europe spiega come la malaria sia stata debellata nel 1970, ma che comunque “L’estrema globalizzazione dei nostri giorni consente spostamenti di persone, cose e malattie”. Il ruolo del Fondo Globale è dunque fondamentale perché garantisce la metà dei finanziamenti mondiali per la lotta alla malaria, oltre che quelli per la tubercolosi(80%) e quelli destinati all’Aids(20%), fondi che contribuiscono a salvare ogni anno milioni di persone in tutto il mondo.[ads2]