Manovra, oggi il voto di fiducia alla Camera
Il Governo giallo-rosso ha posto la fiducia sul testo della Manovra, oggi alla Camera: scontro sulle concessioni autostradali
La Camera dei Deputati è oggi chiamata a porre la fiducia sulla Manovra del Governo giallo-rosso: un testo normativo da 32 miliardi (di cui 23 per bloccare l’aumento dell’Iva) già blindato nella serata di ieri tra le proteste dell’opposizione, che hanno accusato il Governo di tagliare radicalmente i tempi d’esame.
Tra i provvedimenti che danno ancora adito ad aspre discussioni all’interno della maggioranza, c’è quello che riguarda le concessioni autostradali: Di Maio e il Movimento 5 Stelle sarebbero per la revoca completa. Il leader politico del Movimento la vedrebbe come un atto di giustizia nei confronti del crollo del Ponte Morandi e tuona, riferendosi ai concessionari: “Questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini dimenticandosi, però, di fare manutenzione”.
Più cauto il fronte democratico. Zingaretti, ospite ieri di Lucia Annunziata a In Mezz’Ora, asserisce che il provvedimento inserito in Manovra renderebbe più forte la dimensione pubblica nei confronti dei concessionari ma che una revoca completa sarebbe traumatica: “dovrebbero esserci motivi talmente evidenti da mettere tutti d’accordo”, dice prima di dichiararsi indisponibili a giudizi sommari e colpi di mano.
Sul piede di guerra anche Renzi, che non solo definisce la norma “degna di un Paese sudamericano”, ma si dice assolutamente contrario al suo inserimento nella Legge di Bilancio, evocando il rischio caos normativo.
A mettere benzina sul fuoco, anche l’apertura di Zingaretti nei confronti di Conte: il segretario dem ha definito il Premier “un alleato del Pd”, guadagnandosi la sferzata del leader di Italia Viva: “Se per Zingaretti Conte può essere il candidato Premier del Pd, mi fa piacere. Io ho un giudizio diverso.”
Immediata la risposta di Zingaretti:
Da matti far parte di un governo e picconarlo
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