Mare Fuori, Clara Soccini racconta “Origami all’alba”
Dalla serie-evento "Mare Fuori" alla classifica Fimi dei singoli più venduti in Italia con "Origami all'Alba": Clara Soccini si racconta
Al 3 marzo scorso, “Origami all’alba” è il quarto singolo più venduto della settimana secondo i dati ufficiali Fimi. Abbiamo incontrato Clara Soccini, che in “Mare Fuori” presta corpo e voce alla trapper Crazy J.
Clara, come nasce Origami all’alba?
E’ nata in maniera naturale in studio, mentre stavo scrivendo un pezzo per il mio personaggio in “Mare Fuori”. Origami all’alba sono due parole che, in qualche modo, descrivono pienamente il mio carattere: sono una che non dorme molto, rifletto piuttosto e mentre lo faccio mi muovo, strappo la carta, disegno forme varie. Il sentimento dominante è la nostalgia.
Mi racconti, invece, com’è andata sul set di “Mare Fuori”?
Stare sul set per tre mesi mi ha insegnato tanto, soprattutto che il cinema, nel senso più largo del termine, è tutt’altro che un ambiente semplice, ci vuole grande disciplina. Gli altri ragazzi mi hanno subito fatta sentire accolta, mi hanno aiutata molto. Era un sogno per me arrivare a fare qualcosa in cui avesse uno spazio anche la mia musica e il ruolo di Giulia/Crazy J è arrivato in un momento veramente difficile per me, buio, in cui i risultati sembravano non arrivare mai. Nutrivo grandi aspettative sul futuro e il fatto che faticassero a realizzarsi mi faceva stare male. Poi una telefonata ha cambiato tutto. Una canzone per descrivere quel momento? Forse tutte quelle che ho scritto e pubblicato fin qui, perché mi hanno portato ad oggi.
Nella finzione scenica, Chiara Iezzi è tua madre. Tu conoscevi già artisticamente Paola&Chiara o sei troppo piccolina per ricordarti quanto siano state un’istituzione negli Anni Novanta-Duemila?
Conosco la storia artistica di Paola&Chiara e, anzi, all’ultimo Festival di Sanremo le ho amate moltissimo. Con Chiara ho girato per due giorni e, andando in macchina verso il set, abbiamo avuto modo di raccontarci: mi ha dato molti consigli, oggi ci sentiamo e vediamo spesso. Sono anche molto felice delle parole che ha speso nei miei confronti in più di un’occasione.
Paola&Chiara sono “le mamme” dei Millennials. E i tuoi miti musicali, invece, chi sono?
In famiglia sono cresciuta ascoltando Gianna Nannini e Fabrizio De Andrè. Più che miti, in generale, mi colpiscono parecchio quegli artisti ed artiste (non solo nel mondo della musica) che riescono a trasmettere messaggi pieni di grinta a chi li segue. Vuoi un nome? Su tutti Rosalia.
L’8 Marzo è la Giornata Internazionale della Donna. C’è un messaggio che ti preme far arrivare alle ragazze che ti seguono?
Mi piacerebbe che noi donne fossimo più unite e di supporto le une con le altre. E poi, ma questo vale per tutti maschi e femmine, a chi ci legge direi: “Non abbandonate il vostro sogno, qualunque sia, che prima o poi si realizza”.
Torniamo a “Mare Fuori”. La scena più difficile da girare?
Senza dubbio il flashback. Di storie come quella di Giulia il mondo della notte ne è pieno ed io non volevo assolutamente risultare superficiale. Ho dialogato tanto con il regista (Ivan Silvestrini, ndr.) Sono state sequenze toste: alla fine ero in lacrime.
A un certo punto, nel mondo di Crazy J irrompe Valentina (Selene Caramazza)…
Non tutte le persone che incontriamo nella vita fanno il nostro bene, e Valentina per Crazy J è una di quelle. Anche a me, come a tutti, è capitato di affidarmi a persone che non agivano esclusivamente nel mio interesse. Alcune lo fanno anche involontariamente, senza una reale cattiveria ma perché sanno fare così e basta. Come si fa a non perdersi? Io sono sempre ripartita da me stessa, contando sulle mie sole forze. Ma è anche vero che per ogni Valentina che ognuno di noi incontra, ci sono altre cento persone a cui realmente di te importa . Ed io non posso che citare il mio manager e tutte le persone che in questi anni particolarmente complicati mi sono state vicino, Altro che luce in fondo al tunnel, non vedevo niente (sorride, ndr.) Loro, però, c’erano.
Cosa ti auguri per Giulia nella quarta stagione di Mare Fuori, già confermata e in fase di scrittura?
Mi auguro che possa trovare la sua strada, amare di più se stessa e imparare interfacciarsi agli altri in maniera più matura, evitando di andare sempre e continuamente all’attacco.
E la tua, di strada? Coincide solo con la musica o c’è spazio anche per nuove esperienze davanti alla macchina da presa?
Non mi precludo niente. “Mare Fuori” ha rappresentato una grande opportunità anche per la mia musica e soprattutto mi ha permesso di farmi conoscere come persona, che è la cosa più bella che possa accadere quando si fa questo mestiere. Era un rischio: nessuno poteva sapere come sarebbe andata. E’ andata bene? Godiamoci il momento, il resto arriverà.
Anche il Festival di Sanremo in gara?
Vedremo.
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