Mario Draghi: ecco le dichiarazioni del premier
Mario Draghi: "Abbiamo presentato ai sindacati le linee guida su temi chiave come i contratti collettivi e il cuneo fiscale"
Il premier Mario Draghi, durante la conferenza stampa di oggi, ha dichiarato di voler attuare un piano per sostenere e proteggere il potere d’acquisto degli italiani attraverso un nuovo «corposo» intervento. Inoltre ha, poi, sottolineato la necessità di un taglio del cuneo fiscale e la volontà del governo di muoversi verso il salario minimo.
Mario Draghi e le tensioni dentro la maggioranza
Quanto alle tensioni dentro la maggioranza, da parte del M5S e della Lega, Draghi è stato categorico. Il premier, in merito ai nove punti presentati Giuseppe Conte la scorsa settimana ha detto:
«Quando ho letto la lettera ho trovato molti punti di convergenza con l’agenda di governo, quindi l’incontro di oggi con le forze sociali va esattamente in quella direzione».
Alla domanda sulla possibile astensione del M5s sulla fiducia al decreto aiuti Draghi ha risposto così:
«Se mi domandate se il rinvio alle Camere ci sarà» in caso di mancato appoggio del M5s al governo, «chiedetelo al presidente della Repubblica».
Un nuovo patto sociale
«Nei mesi scorsi ho auspicato un nuovo patto sociale per gestire la fase che attraversiamo e che attraverseremo nei prossimi mesi. Lo scopo del patto è la continuazione della crescita e la protezione del potere d’acquisto per i lavoratori i pensionati e le famiglie. L’economia italiana continua a crescere ma le previsioni sono piene di rischi, prime tra tutte aumento costo della vita» ha detto Mario Draghi nell’incontro con la stampa.
«Aiuti in un provvedimento corposo»
«Abbiamo presentato ai sindacati le linee guida su temi chiave come i contratti collettivi e il cuneo fiscale. Abbiamo concordato di rivederci tra due settimane quando il governo presenterà un provvedimento corposo e in quell’occasione, prima di discuterlo in cdm, avremo un altro incontro con le forze sociali». Draghi ha aggiunto però che «il governo non è che non ha fatto nulla: abbiamo già fatto molto per famiglie e imprese con interventi da 33 mld. Cifra che una volta era di una-due manovre di bilancio mentre ora sono per mitigare i prezzi per i più fragili».
Intervento sul cuneo fiscale
Il governo intende intervenire sul «cuneo fiscale per i lavoratori a partire dai salari più bassi: intendiamo intervenire in maniera decisa grazie agli spazi nella finanza pubblica» ha annunciato il premier. «Non vogliamo però che aumentino i tassi di interesse» ha aggiunto.
«Dobbiamo intervenire per favorire l’occupazione» per lottare contro le «diseguaglianze che si aggravano gravemente e difendere salari e pensioni e per fare questo occorre essere insieme: serve il coinvolgimento pieno del governo con le parti sociali» ha aggiunto Draghi.
Mario Draghi: verso salario minimo
«La contrattazione collettiva – ha aggiunto – è uno dei punti di forza del nostro modello industriale, non accettabile che alcuni contratti siano scaduti da 3 o 9 anni» spiegando che «oggi a livello europeo è stata approvata la direttiva sul salario minimo e il governo intende muoversi in questa direzione».
l confronto con i sindacati
«Nella riunione di oggi – ha riferito Draghi – abbiamo stabilito prima di tutto un metodo di lavoro: prevediamo incontri su una serie di temi, l’energia prima di tutto, la trasformazione di settori produttivi importanti, come automotive e acciaio, poi il Pnrr, su cui esiste un tavolo permanente ma si vuole renderlo più attivo e importante, e poi la legge di bilancio. Ma anche un tavolo sul precariato, alla luce degli ultimi dati emersi negli ultimi giorni».
Evasione fiscale non va usata come entrata
«Noi non abbiamo mai usato l’evasione fiscale come possibilità di entrata e non ne abbiamo parlato stamattina. L’evasione va perseguita per se stessa, non può essere utilizzata in anticipo rispetto a quando viene incassata» ha detto Draghi.
Non c’è governo senza M5s né nuovo esecutivo
Quanto alla tenuta politica della maggioranza Draghi ha speigato: «Ho già detto che per me non c’è un governo senza M5s e non c’è un governo Draghi altro che l’attuale, questa è la situazione».
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