Mark Zuckerberg non ama essere spiato
Mark Zuckerberg non ama essere spiato. Dopo aver inventato l’unico modo legale per sorvegliare le persone, il fondatore di Facebook difende la sua privacy
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Una foto recente pubblicata da Mark Zuckerberg in occasione del raggiungimento dei 500 milioni d utenti, ha suscitato l’interesse e la curiosità del pubblico e dei suoi followers. Il motivo? Un pezzo di scotch.
Il piccolo pezzetto di carta adesiva non era posizionato a caso, ma in un posto ben preciso:l’obiettivo della webcam del Mac di Zuckerberg. La rete si è scatenata tra congetture, vignette e supposizioni più o meno scherzose, ma fin da subito è stata chiara a tutti l’intenzione del ceo di Facebook:proteggere la propria privacy. Il più social dei miliardari del mondo, avrebbe recentemente subito un attacco ai suoi account di Pinterest e Twitter, senza contare la facilità, ampiamente comprovata da varie ricerche, nell’hackerare la webcam del Mac, senza che la lucina verde sia accesa.
Insomma, il bue dice cornuto all’asino. E Mark Zuckerberg, il re degli spioni, che ha diffuso nel mondo, come un morbo, la sublime arte del pedinamento virtuale, adesso teme a sua volta di essere controllato. Solo che nel suo caso non sarebbe una ex nostalgica o un rivale geloso…sarebbero i servizi segreti, come minimo!
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