22 Febbraio 2021 - 16:35

Marquez, la Honda e la spalla: “Tornerò quanto prima”

Marc Marquez

Marc Marquez protagonista alla presentazione della Honda 2021: l’infortunio alla spalla, il recupero e il possibile rientro per il Qatar

Riflettori su Marc Marquez nel giorno della presentazione della Honda 2021. Il pilota non poteva non parlare del suo infortunio alla spalla subito a Jerez nel luglio 2020 e operata tre volte. “Passo dopo passo sto migliorando, la riabilitazione alla spalla prosegue e siamo sulla strada giusta. I dottori mi hanno dato buone notizie e ora devo seguire il mio corpo facendo fisioterapia e la preparazione, ma non so quando sarò pronto“, dice Marquez. Poi aggiunge: “La cosa importante è che ogni settimana, non ogni giorno le cose vadano meglio e sono ottimista“.

Il campione spagnolo, come riportato da “La Gazzetta dello sport“, ha sentito molto nel 2020 la mancanza del team, delle corse e dell’adrenalina. “È stata la prima volta nella mia carriera che ho affrontato un infortunio così serio, ora devo guarire del tutto, ma un conto è far recuperare al 100% l’osso, un altro il muscolo”, ha spiegato il pilota di MotoGp. Sul suo ritorno in pista Marquez racconta: “Non sarà facile, ma rivedrete il vero Marquez in pista: tornerò in sella al più presto possibile, ma non so dire quando. Ogni corridore parte per la nuova stagione con l’obiettivo di vincere, ma il mio primo traguardo è di godermi il ritorno in moto“.

Step by step

Il ritorno in sella per Marquez, dunque, non sembra essere un’ossessione. “Lavorerò non in modo aggressivo, ma nel modo giusto per recuperare la muscolatura ed essere in grado di guidare la moto in modo corretto: il 100% della forma arriverà con il tempo, ma voglio ottenere quanto mi serve per stare in sella in modo appropriato, con una forma fisica generale e delle braccia accettabili per pilotare una MotoGP“, ha raccontato Marc.

Il pilota della Honda ha deciso di proseguire passo dopo passo, raggiungendo un traguardo alla volta: “Ai test in Qatar non vado perché non mi sento pronto, a quel punto proverò a esserci per i GP in Qatar, ma decideranno i dottori; se non sarò ancora in condizione il traguardo sarà il GP in Portogallo e se non sarà possibile allora metterò nel mirino Jerez. A metà marzo ho un altro controllo dei medici e vediamo cosa dicono: quando mi diranno che sarò pronto, tornerò in sella: vedremo se il consolidamento dell’osso sarà al 60%, 70% o non so e pure che forza muscolare avrò. Al momento ho iniziato da poco un lavoro anche di carico, ma parliamo di 1 kg di peso, e vediamo come procede“.

Il ricordo dell’incidente

Marc Marquez ripensa ancora a quel giorno di Luglio: “Le conseguenza del mio infortunio sono frutto di tante cose: tornare a Jerez è stato un errore, ma alla fine la decisione finale resta la mia. Però se io, la Honda e il team riceviamo un buon feeling dai dottori ci fidiamo: in passato i medici hanno fatto belle cose e abbiamo detto che avevano fatto dei miracoli, adesso non mi sento di puntare il dito su di loro. Non so se prenderei rischi simili in futuro, ma devo guardare solo avanti“.

Per lo spagnolo il momento peggiore dal punto di vista mentaleè stato il periodo fra settembre e ottobre, quando ogni settimana non c’erano progressi del braccio, pur facendo molta terapia. Poi sono arrivate l’operazione, l’infezione e dopo la terza operazione è stata dura perché sono stato a lungo in ospedale, ma cerco di essere sempre ottimista“. Marquez ha spiegato che il nervo radiale è stato sempre bene, ricordando che “il problema è la preudoartosi emersa dopo la seconda operazione e l’infiammazione che ne è nata: non si vedeva bene e non aiutava il recupero dell’osso, ma ora va meglio“. L’obiettivo di Marquez una volta tornato in sella sarà quello di divertirsi, ma già annuncia di voler tornare gradualmente il Marc aggressivo.

Pol Espargaro, il nuovo compagno

Il nuovo compagno in Honda di Marquez, Pol Espargaro, ha le idee chiare: “La prima cosa sarà di essere calmi, avere tutto sotto controllo per quanto possibile, stare concentrato sul mio lavoro e rendere al meglio – dice lo spagnolo proveniente dalla Ktm -. Vedermi nella tuta arancio-rossa della Honda è stato emozionante, è lì che ho realizzato dove ero approdato e quanto prestigioso sia correre per il team Honda Hrc. Marquez? Eravamo bimbi quando ci incontrammo la prima volta in pista, me lo ricordo: abbiamo fatto belle battaglie in Moto2 e averlo al fianco è speciale. Abbiamo un buon rapporto, ma è il mio primo rivale: lui è miglior pilota al mondo e lottare con lui sarà difficile“.

Espargaro cerca di analizzare le prospettive: “Penso che il mio stile possa andare bene per la Honda, ma devo verificarlo in pista e mi preoccupano i soli 5 giorni di test prima del Qatar e il fatto che tanti campioni hanno avuto questa moto senza fare bene. Io dovrò capire bene i punti di staccata, il limite della moto e forse dovrò mettere in conto qualche caduta, ma devo partire forte. Obiettivi? La moto è nuova e avremo pochi test, ma l’obiettivo è di inseguire i miei sogni qui, inizialmente i podi, poi la vittorie e poi, se dovessi stare sempre lassù pure il tiolo: non ho pressioni particolari, ma in attesa che Marc torni so che devo fare ancora di più“.