Tocca al rover “Perseverance”
E’ imminente il lancio della missione Nasa “Mars 2020” con il rover “Perseverance”, destinato a posare su quel pianeta nel febbraio 2021 i due miliardi e mezzo di dollari che sono stati necessari per l’impresa, e già si sbizzarriscono i cronisti con le solite melensaggini scrivendo di “ammartaggio”. La prima finestra utile per il rover americano si apre il 30 luglio. La meta è Jezero, un cratere largo 47 chilometri ritenuto promettente dal punto di vista paleo-biologico.
Europa e Russia: rinvio al 2022
Partirà tra il 20 e il 25 luglio anche la sonda cinese “Tiawen-1” diretta alla pianura “Utopia”, dove già nel 1977 scesero i due “Viking” americani. Ed esordiranno nella gara marziana gli Emirati Arabi con la sonda “Speranza” costruita da 75 giovani ingegneri che hanno lavorato all’università del Colorado negli Stati Uniti per affinare le competenze necessarie. Saranno assenti invece l’Europa e la Russia, che a causa del Covid (se non è un alibi) si sono trovate per la seconda volta in ritardo con la loro missione ExoMars per Marte, ora spostata al 2022.
Messaggio politico
Quello che attende fisici e cosmologi sarà un cammino lungo e difficile, in una costante dialettica tra ricerca di base e ricerca applicata, teorie e tecnologia, sapendo che “lo sviluppo di un paese dipende proprio dalla sua capacità di sostenere la ricerca in modo significativo, a partire proprio da quella di base.” E qui il messaggio scientifico di Cimatti diventa politico. Auguriamoci che nel paese di “quota 100” a danno dei giovani, dei “navigator” che affogano, degli evasori fiscali parassiti dei cittadini onesti e dei contributi a pioggia anziché al merito, qualcuno ascolti.