14 Marzo 2021 - 12:15

Marvin Hagler, il “Marvelous”: Addio alla leggenda della boxe

marvin hagler

Si è spento a 66 anni, nella sua casa nel New Hampshire, la leggenda della box Marvin Marvelous Hagler, campione indiscusso dei pesi medi per quasi un decennio

Ci ha lasciato oggi, a soli 66 anni, il campione leggendario della box, Marvin Hagler. A dare la notizia della morte dell’amato ex pugile è stata la moglie, Kay G. Hagler, affidando un messaggio alla Fan Page Ufficiale di Hagler: “Mi dispiace di dover fare un annuncio molto triste. Oggi purtroppo il mio amato marito Marvelous Marvin è morto inaspettatamente nella sua casa nel New Hampshire. La nostra famiglia chiede di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile“. Per il momento, le cause della morte restano ancora ignare.

Una notizia che si è presentata come un fulmine a ciel sereno, specialmente per tutti gli appassionati di box. Marvin Hagler, infatti, è stato “Campione indiscusso dei pesi massimi” per quasi un decennio, nel periodo che va dal 1980 al 1987. Quindici stagioni trascorse sul ring, dopo aver difeso il titolo per ben 12 vote. Una carriera costellata da grandi successo, partecipando a ben 67 incontri ufficiali, vinti tutti da lui per la maggior parte. In totale, Hagler ha vinto 62 volte, con due soli pareggi e tre sconfitte.

Quella della box era per Marvin una forte passione a cui dedicava una passione e una dedizione fuori dal comune, sviluppando con essa un legame quasi religioso. Decise di farsi chiamare “meraviglioso“, aggiungendo il termine Marvelous al suo nome all’anagrafe. Nei suoi sette anni come pugile professionista Marvin Hangler si è a sua volta scontrato sul ring con i “Big” dei pesi massimi; basti pensare a nomi quali: Domingo Roldan, Thomas Hearns e Roberto Duran. E ognuno di loro è stato rigorosamente mandato al tappetto, ridotti in condizioni terribili.

Celebri sono stati diversi suoli incontri, come quello con l’italiano Vito Antuofermo nel 1987. Una sfida da 15 riprese combattuta a Las Vegas e finita in parità, in cui Marvin stava gareggiando per ottenere il titolo di campione mondiale. Non riuscì ad ottenerlo poiché la partita finì in parità. Antuofermo venne ridotto in condizioni terribili e, una volta arrivato in ospedale, gli dovettero applicare quasi una settantina di punti. Altro memorabile incontro fu quello contro Fulgencio Obelmeijas al Teatro Ariston di Sanremo nel 1982 per la difesa del titolo.

A mettere la parola fine alle sua carriera fu il combattimento contro Ray Sugar. A vincere fu ques’ultimo sottraendo a Marvin il titolo di campione, dopo un giudizio da parte dei giudici controverso e non rilasciato in maniera unanime. Un incontro che Hagler definì pilotato e che lo spinse a ritirarsi definitivamente dal mondo della box. Da quel momento in poi, niente e nessuno riuscì a convincerlo a tornare sul ring; nessuna proposta allentante o cifre astronomiche lo smossero dal suo proposito, limitando a fare fare il commentatore televisivo. Ma la sua storia e le sue imprese continuarono a far discutere e, come avviene per tutte le grandi leggende, il suo nome continuerà ad essere un punto di riferimento e risonare per sempre.