Matrimonio, anche chi non è sacerdote può officiare le cerimonie religiose
Il Vaticano ha deciso: anche chi non è sacerdote può celebrare il matrimonio o il battesimo. La decisione presa in seguito al calo di vocazioni
Tempi duri per la Chiesa di Roma: sempre meno giovani ricevono la vocazione e decidono di consacrarsi a Dio con il sacerdozio. È la dura verità con la quale Papa Francesco e tutto il Vaticano hanno dovuto fare i conti. Per questo motivo arriva l’ufficialità da Roma: anche chi non è prete può officiare ad alcune delle cerimonie religiose più importanti. Dai matrimoni ai battesimi, dall’estrema unzione alla somministrazione dell’eucarestia, non solo i diaconi ma anche fedeli e laici consacrati possono prendere il posto del sacerdote.
A causa del calo drastico di nuovi sacerdoti, molte chiese si sono trovate ad essere scoperte e molti preti si sono ritrovati a gestire più parrocchie anche a molti chilometri di distanza. Per ovviare a questo motivo, quindi, Papa Francesco ha messo nero su bianco che il vescovo della zona può, dopo aver valutato attentamente la situazione, conferire anche ad un laico la possibilità di celebrare un matrimonio, un battesimo a un’altra cerimonia affine. Tuttavia, sebbene si potrà presenziare alla liturgia della parola, l’officiante laico non potrà consacrare né pronunciare l’omelia, che resta responsabilità del sacerdote.
Tra le novità adottate da Roma, anche un altro tema caldo e molto sentito da Papa Francesco: quello del listino prezzi nella bacheca delle chiese. Da questo momento in poi, l’offerta dopo una celebrazione dovrà essere libera e i sacerdoti non possono richiedere una specifica somma di denaro.
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