Mattarella affida il mandato esplorativo alla Presidente del Senato. La strategia del Capo dello stato per arrivare ad un Governo (più o meno) stabile
Lo aveva annunciato alla fine del
secondo giro di consultazioni tracciando anche una
deadline per formare il
Governo ed oggi, ad una settimana circa dall’incontro con le forze politiche ed istituzionali,
Mattarella ha fatto la prima mossa. Proprio mentre iniziava a delinearsi una situazione leggermente più chiara, con l’apertura inaspettata del
Pd su tre punti programmatici, è stato affidato un mandato esplorativo alla Presidente della Senato
Alberti Casellati al fine di verificarne la maggioranza parlamentare. Questa strategia non del tutto a sorpresa – con uno storico secondo incarico ad una donna dopo
Nilde Iotti nel
1987 – palesa cosa il
Presidente Mattarella intenda fare da qui a poche settimane. Infatti, al netto delle posizioni dei singoli gruppi (inconcilianti quasi del tutto per il momento), il
Capo dello Stato ha adottato una doppia soluzione affidando questo
compito alla
Alberti Casellati. Constatando l’impossibilità di affidare un
incarico politico – che tenderebbe a
bruciare il soggetto proposto – il nome della berlusconiana andrebbe incontro a due possibili esiti. Guardando al
centro – destra, la mansione della
Presidente sarebbe quella di verificare una maggiore convergenza nelle Camere non tanto del
M5S ma del
Pd (nonostante le richieste differenti del
Presidente Mattarella di verificare una possibile maggioranza
M5S – centro – destra) Difatti, se il veto posto dai pentastellati su
FI è netto, lo stesso potrebbe non essere con i
democratici di fronte ad una figura terza (seppur di parte) e lontana dalla sponda salviniana presentata in origine. Qualora questo tentativo dovesse fallire, entra in gioco la seconda parte di iniziativa di
Mattarella che coinvolge, invece, il
M5S. Qualora il soggetto proposto dovesse constatare l’assenza di una
maggioranza di scopo, il
Presiente della Repubblica si affiderebbe, richiamando fortemente i soggetti in questione alla responsabilità, all’evoluzione del rapporto
M5S – Pd. Da questo punto di vista, l’evoluzione fatta negli ultimi giorni garantirebbe quantomento un
Governo di riforme fondato su un patto di Legislatura e con un termine ben stabilito. La partita per la formazione del
Governo è appena cominciata ma per l’epilogo si dovrà attendere ancora diversi giorni prima che
Mattarella affidi il
reale incarico.