Da Recoba a Dybala, i grandi colpi del presidente Maurizio Zamparini
Maurizio Zamparini non c'è più: il presidente mangia-allenatori si è spento ad 80 anni. I migliori colpi della sua gestione
Un triste giorno per il calcio italiano: Maurizio Zamparini si è spento all’età di 80 anni dopo aver combattuto per lungo tempo con una malattia. L’ex-presidente di Venezia e Palermo rimarrà indimenticato più per la nomea di “mangia-allenatori”, visto che nel corso dei suoi mandati ha tenuto a libro paga ben 53 tecnici con 54 esoneri, alcuni anche a più riprese (Guidolin più di tutti a quota 3). Nonostante il triste epilogo della gestione in rosanero con le dimissioni nel 2017, il patron resterà un personaggio iconico ed indimenticato nel panorama calcistico italiano.
Nel corso della sua vita da presidente però Zamparini ha avuto anche la possibilità di acquistare calciatori che poi hanno segnato la storia del campionato di Serie A tra la fine degli anni ’90 ed il nuovo millennio. Personaggi illustri che hanno saputo conquistare la ribalta in Italia e successivamente essere protagonisti anche in campo europeo e mondiale. Di seguito, una short-list degli acquisti migliori nell’era-Zamparini:
Alvaro Recoba
Stagione 1998-99. Il Venezia di Walter Alfredo Novellino e del presidente Maurizio Zamparini naviga nei bassifondi della Serie A fino a quando in Laguna non si presenta un uruguagio proveniente dall’Inter in prestito che rappresenta la provvidenza. Il “Chino” insieme a Maniero (acquistato in estate dal Milan) diventano una coppia formidabile per le sorti del Venezia: la squadra risale in modo imperioso ed ottiene una salvezza che ha del miracoloso, chiudendo quasi nella parte sinistra della classifica con 42 punti. Recoba tornerà all’Inter dopo quei 6 mesi, Maniero invece rimane fino al 2002 ma non sarà la stessa cosa poi nell’anno successivo (il Venezia retrocesse in B).
Luca Toni
Menzione a parte per colui che è stato il centravanti migliore nel nuovo millennio del Palermo tra Serie A e B. Preso dal Brescia nel 2003, prima con Silvio Baldini e poi con Guidolin, il centravanti di Pavullo nel Frignano con 30 gol consentì ai rosanero di risalire nel massimo campionato dopo 31 anni di assenza. Non contento, nell’annata successiva altre 20 reti permisero al Palermo di lottare nei piani alti della classifica, fino ad arrivare alla zona Champions, salvo poi qualificarsi in Coppa UEFA. Un bottino da 50 in 80 presenze che convinsero la Fiorentina ad investire fortemente su di lui e rimpinguare le casse di Zamparini.
I campioni del mondo 2006
Chiediamo scusa se all’interno non vi è Luca Toni ma meritava un capitolo a parte. Andrea Barzagli, Christian Zaccardo, Fabio Grosso e Simone Barone non sono sicuramente da meno nella menzione dei migliori acquisti del patron Maurizio Zamparini. Veri e propri protagonisti nelle annate pre e post Mondiale 2006 con un importante ritorno economico successivo: quattro pilastri nel primo Palermo in Serie A diventati poi grandi e protagonisti successivamente nell’Italia di Lippi. La loro convocazione in Nazionale – al pari di Toni – rappresentò il momento più alto di rappresentazione per il Palermo.
Fabrizio Miccoli
Probabilmente colui che ha iniziato il nuovo ciclo al Palermo post-Toni e compagnia, vedendo arrivare anche tanti futuri talenti, poi esplosi in Serie A. Prima con Amauri, poi con Cavani ed infine con i vari Ilicic e Pastore: sono gli anni in cui il Zamparini-presidente si avvicina a grandi passi verso la Champions League, mancandola per 2 punti nel 2009/10. Il numero 10 fu un grande protagonista di ben 6 stagioni, prima dell’addio nel 2013 quando i rosanero dissero addio alla Serie A con un’amara retrocessione.
Amauri
Il dopo-Toni per eccellenza. Gol ed un’esplosione incredibile in terra siciliana al punto da convincere la Federazione italiana a renderlo convocabile per la Nazionale. Due stagioni con la maglia del Palermo per Amauri Carvalho de Oliveira: la prima chiusa amaramente con un infortunio nel pieno della lotta per un posto in Champions League, la seconda con 15 gol grazie anche ad una grande intesa con Miccoli. Al termine della stagione 2007/08, arrivò la cessione per 22.8 milioni di euro alla Juventus.
Edinson Cavani
Forse anche meglio del suo predecessore. Arrivato nel gennaio 2007, l’ascesa calcistica del “Matador” avviene proprio con la cessione di Amauri alla Juventus. Da quel momento e per due stagioni diventa il miglior marcatore in campionato per il Palermo di Zamparini, chiudendo rispettivamente con 14 (stagione 2008/09) e 13 gol (2009/10). Arrivato in Sicilia dall’Uruguay per 5 milioni, viene rivenduto al Napoli il triplo.
Dybala-Pastore-Vazquez: tango argentino di qualità
Probabilmente i tre argentini per eccellenza passati per Palermo. Javier Pastore (2009-2011), Paulo Dybala (2012-2015) e Franco Vazquez (2012-2016) si sono rivelati i migliori acquisti effettuati nell’era Zamparini prima di cederli a squadre come Juventus (40), Paris Saint Germain (43) e Siviglia (15) a suon di milioni di euro. Gol, magie e colpi di talento, in particolar modo quelli del Flaco, grande protagonista insieme a Cavani e Miccoli nell’annata della Champions sfiorata per 2 punti. Più sfortunate le annate della Joya e del Mudo, arrivati nel periodo più basso della storia rosanero in Serie A con il lento declino e la caduta in B. Ma il loro talento ha brillato in modo importante, facendo lustrare gli occhi alle grandi squadre.
Josip Ilicic
Preliminari di Europa League, stagione 2010/11: il Palermo viene eliminato dal Maribor. Un ko a sorpresa che però illumina la dirigenza rosanero: nella squadra sloveno brilla il talento di Josip Ilicic e si decide di puntare su di lui nell’immediato, acquistandolo praticamente il giorno dopo. La mossa si rivelerà vincente: insieme ad Ilicic, arriveranno in Sicilia anche Bacinovic ed Andelkovic ma sarà il numero 72 il grande protagonista per 3 stagioni con 20 gol in 98 presenze e soprattutto con i suoi colpi di classe.
Andrea Belotti
L’ultimo centravanti venuto alla ribalta nell’era di Maurizio Zamparini da presidente del Palermo. Acquistato dall’Albinoleffe, il presidente si pentì poi il giorno della cessione al Torino, ritenendolo – per sua ammissione – di averlo sottovalutato, nonostante i 7.5 milioni di euro entrati nelle casse dei siciliani. Il “Gallo” fu protagonista dell’ultima risalita dalla B alla A con 10 gol in 24 presenze nel 2013/14 più 6 reti nel massimo campionato l’annata successiva. Uno degli ultimi protagonisti in maglia rosanero prima del declino.
Gli altri
Non mancano altri calciatori rimasti indimenticati sotto la guida del patron Maurizio Zamparini. In primis c’è Lamberto Zauli, uno dei trequartisti più sottovalutati nel panorama italiano: con Guidolin in panchina è protagonista soprattutto per la promozione in B ed il grande campionato successivo tra il 2004 ed il 2005. Importante anche la figura di Mark Bresciano: anzi, verrebbe da dire ‘statuaria’, sua esultanza tipica ad ogni gol. Totalmente l’opposto rispetto a Fabio Simplicio, centrocampista brasiliano protagonista di 4 stagioni con 21 gol, uno dei più prolifici nel suo ruolo. Infine, sulle orme di Fabio Grosso, c’è Federico Balzaretti, terzino mancino protagonista nel secondo decennio con gol ed assist che gli sono valsi la convocazione in Nazionale per l’Europeo 2012.
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