28 Dicembre 2019 - 11:32

Messina, la città ricorda il terremoto a 111 anni dall’avvenimento

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Un tragico terremoto sconvolse Messina la mattina del 28 Dicembre 1908. In soli 37 secondi, le scosse danneggiarono vistosamente la città

Gli storici lo hanno definito come “l’Apocalisse“. Gli annali parlano di 120 mila morti e il 90% degli edifici rasi al suolo. Di sicuro, il terremoto che sconvolse Messina e Reggio Calabria il 28 Dicembre del 1908 fu a dir poco devastante. Un terremoto considerato uno degli eventi sismici più catastrofici del XX secolo. Le scosse, di magnitudo 7.1, un grado altissimo, danneggiarono gravemente le due città del Sud Italia in soli 37 secondi. Metà della popolazione della città siciliana e un terzo di quella della città calabrese perse la vita.

Si tratta della più grave catastrofe naturale in Europa per numero di vittime, a memoria d’uomo. Il disastro naturale di maggiori dimensioni che abbia colpito il territorio italiano in tempi storici. Centinaia di persone, per generazioni, hanno continuato a vivere nelle baracche, costretti dalle macerie, in attesa della ricostruzione. A Messina, una serie di manifestazioni organizzate ricordano il tragico evento, in modo da non far sparire mai del tutto la cicatrice dalla memoria.

Oltre alle due iniziative “Una Luce Per Ricordare” e “Un Suono Per Ricordare“, alle 9 il sindaco Cateno De Luca, in memoria dei morti, ha depositato una corona di fiori al Gran Camposanto Monumentale. Alle 11, a Piazza Don Fano, ecco un altro omaggio floreale davanti alla targa marmorea, inaugurata il 28 Dicembre 2008.

Alle 12, a Largo Della Marina Russa, ci sarà la deposizione di una corona al Monumento dei Marinai Russi, dedicata alle vittime del terremoto con l’interventi di autorità civili, religiose e militari. Dopo le 18, infine, al Tempio San Francesco All’Immacolata, santa Messa in suffragio delle vittime del terremoto – maremoto, presieduta da Mons. Giovanni Accolla, alla presenza di autorità civili, religiose e militari.