14 Gennaio 2022 - 16:36

Mi fiderò: testo e significato della canzone di Marco Mengoni

Mi fiderò: testo e significato della canzone di Marco Mengoni. La costruzione della fiducia: danza rivelatrice per anime in tempesta

Marco Mengoni

Esce oggi, venerdì 14 gennaio, il videoclip ufficiale di “Mi fiderò” (feat Madame) il nuovo singolo di Marco Mengoni, prodotto da Tino Piontek, estratto da Materia (Terra), il primo progetto discografico di tre album uscito lo stesso 3 dicembre. Questo brano arriva dopo il singolo “Cambia un uomo“, certificato disco d’oro.

La canzone e il suo significato

“Mi fiderò”, scritto da Marco Mengoni con Madame, Tony Maiello, Riccardo Scirè e Alex Andrea Vella, è un brano toccante.

Ognuno di noi ha un mondo interiore costellato da segreti, da mancanze e da scale cromatiche. Tracciamo mille confini, percorriamo mille strade per sfuggire agli sguardi invadenti, agli occhi che non riescono a comprenderci, alle persone che non riescono a decifrarci.

Poi, d’improvviso, arriva una persona e la nostra vita cambia completamente, stravolgendo tutti i nostri piani:

“In questo piccolo spazio/ In una piazza così grande/ La mia vita mi sorprende e mi riempie di domande”.

I sorrisi dolcissimi oltrepassano la pelle, i cuori e le anime. Sulle risate, sulla sincronia della felicità si edifica, man mano, una relazione fondata sulla fiducia, fiducia che risiede nella tranquillità delle labbra che parlano piano, nelle mani che la notte accarezzano i pori e li cullano. L’essenza della nostra persona arriva in un posto che non conoscevamo nemmeno. La fiducia è polvere di stelle che illumina le nostre paure, il nostro negare i timori persino a Dio:

“Mi fiderò delle tue labbra che parlano/ Che sembrano mantra e non ascolto nemmeno

Mi fiderò delle tue mani la notte/ Che mi portano in posti che non conoscevo

Mi fiderò del tuo coraggio più del mio /Quando per paura l’ho nascosto pure a Dio

Mi fiderò, ma non sarà senza riserve /Temere di amare o amare senza temere niente”.

Con questo brano Marco Mengoni fa un percorso a ritroso, collegando la fiducia ad elementi primordiali come l’istinto o la chimica, che spesso sono messi in secondo piano rispetto ad un’eccessiva razionalità la quale, molto spesso, ci impedisce di raggiungere la conoscenza più pura ed autentica della nostra interiorità.

Mi fiderò

Il videoclip

L’ambientazione scelta per le riprese è l’edificio-quartiere “Nuovo Corviale” alla periferia di Roma, un contesto urbano dominato dal cemento, da strutture fisse e indistruttibili in cui si muove l’attore Vincenzo Crea, protagonista del video, che veste i panni di una sorta di alter-ego di Marco Mengoni. Questa figura ricerca, con determinazione, la libertà. L’anima vuole fuoriuscire distruggendo un blocco di cemento in modo tale scalfire e da far risorgere, per sempre, un cuore pregno di sofferenza e di paure. Queste strutture non tradizionali, non fisse, che guardano all’apertura, si ritrovano in tutti i videoclip di Mengoni, proprio a voler comunicare il desiderio e la ricerca di spazio e un proiettarsi verso il futuro senza seguire nessuno schema.

Il testo della canzone

Differenza sottile

Tra il fare e il dire

So che c’è di mezzo un mare

E ci puoi morire

Ho tracciato un confine

Sono solo linee

E camminato mille strade

Per non farmi scoprire

In questo piccolo spazio

In una piazza così grande

La mia vita mi sorprende

E mi riempie di domande

E tu non hai risposte

Ma sorridi al momento giusto

Da farmi incazzare e poi dal niente

Ridere di gusto

Mi fiderò delle tue labbra che parlano

Che sembrano mantra e non ascolto nemmeno

Mi fiderò delle tue mani la notte

Che mi portano in posti che non conoscevo

Mi fiderò del tuo coraggio più del mio

Quando per paura l’ho nascosto pure a Dio

Mi fiderò, ma non sarà senza riserve

Temere di amare o amare senza temere niente

Mi fiderò

Senza temere niente

Voglio qualcosa per cui soffrire

Che niente per cui vivere

Voglio qualcosa che non puoi capire

Che qualcosa che puoi solo dire

Dirò che

Amarti è facile e impossibile

La tua vita è un’area inagibile

Io posso entrare solamente però, però

Se tu non ti dai limiti e smetti di decidere

Al posto di lasciarti andare e dirmi solo di no

Di no, sai dirmi solo di no, di no

Se io non mi do limiti e non ho mai deciso

Di chiudere una porta con te

Perché so che cos’ho

Cos’ho e so che tu (in fondo)

Mi fiderò delle tue labbra che parlano (mi ami un sacco ma)

Che sembrano mantra e non ascolto nemmeno

Mi fiderò delle tue mani la notte

Che mi portano in posti che non conoscevo

Mi fiderò del tuo coraggio più del mio

Quando per paura l’ho nascosto pure a Dio

Mi fiderò, ma non sarà senza riserve

Temere di amare o amare senza temere niente

Mi fiderò

Senza temere niente

Mi fiderò

Senza temere niente

Mi fiderò per che mi tiene sicuro

In un giorno qualunque, un’ora prima del buio

Mi fiderò perché non è una promessa

E nessuno dei due ha mai detto lo giuro

Mi fiderò del tuo coraggio più del mio

Quando per paura l’ho nascosto pure a Dio

Mi fiderò, ma non sarà senza riserve

Temere di amare o amare senza temere niente

Mi fiderò

Senza temere niente

Mi fiderò

Senza temere niente